«Famiglia, lavoro e specialità: 5 anni buttati. Bonus figli? Meglio tagliare le tasse. Bolzonello un personaggio marginale»
Anche il Friuli Venezia Giulia tra marzo e maggio dovrà rinnovare il Consiglio regionale, appuntamento che va ad aggiungersi a quello delle politiche, cui le minoranze hanno chiesto di collegare i due appuntamenti in modo da razionalizzare la spesa e ridurre le chiamate alle urne dei cittadini.
La politica locale è già in campagna elettorale, iniziata all’indomani dell’annuncio della presidente Dem uscente, Debora Serracchiani, di non volersi ricandidare per il secondo mandato alla guida della Regione, forse timorosa di non centrare la vittoria con la sua maggioranza.
Da parte dell’ex governatore di centro destra, Renzo Tondo, battuto per una manciata di voti cinque anni fa, il bilancio della legislatura che sta per terminare, bilancio che, a suo dire, non è positivo. Tondo inizia prendendo lo spunto dall’autopromozione che ha fatto Serracchiani di sé stessa: «cinque anni di successi strepitosi. Bonus da 200 euro al mese per i figli fino a 18 anni. Infrastrutture all’avanguardia. Zero problemi sociali. Una specialità blindata, addirittura potenziata. Praticamente, il Friuli Venezia Giulia di Debora Serracchiani è il paradiso terrestre. Eppure, nessuno, lei esclusa, riesce ad apprezzare questo capolavoro politico: dev’essere frustrante essere geni incompresi».
Tondo, presidente di Autonomia Responsabile in Consiglio regionale, esprime «sincera ammirazione per l’incrollabile, seppur inspiegabile razionalmente, autostima di Serracchiani», aggiungendo che «governare non è facile, ma bisognerebbe tenere un profilo più basso. La presidente uscente ha fatto anche cose buone, ma sulla tutela della specialità, sul lavoro e sulla politica per la famiglia, natalità e maternità è stata clamorosamente assente. Proporre un patto sociale per garantire un bonus anti denatalità, in questa fase, è quantomeno tardivo». La proposta di Tondo è di «costituire un fondo per tagliare le tasse alle famiglie con figli, lasciando direttamente le risorse nelle tasche dei genitori, anziché inventarci altri bonus, che spesso diventano inaccessibili a causa della burocrazia o di requisiti che tagliano fuori i nostri corregionali per favorire gli immigrati».
Tondo afferma di essere colpito dal fatto che «il vicepresidente Bolzonello continui a essere relegato a ruoli marginali: è uno dei tanti gregari alla corte della presidente, che, in queste settimane, lo sta delegittimando. Il programma elettorale chi lo decide? Il candidato presidente o Debora Serracchiani?»