Regione Veneto, approvato il bilancio preventivo 2018

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Forcolin: «nel documento di programmazione tanti significativi segnali di attenzione al territorio»

regione veneto Forcolin ZaiaApprovato con i 26 voti assicurati dalla maggioranza del centro destra, il voto contrario di Pd, M5S, AMp, Veneto Civico, e due Astenuti (Franco ferrari (Amp) e Marino Zorzato (Azione Popolare) il bilancio preventivo 2018 della regione del Veneto.

«La manovra di bilancio si è chiusa positivamente, grazie al lavoro della giunta e del consiglio e soprattutto delle strutture tecniche che seguono con attenzione e professionalità questa partita durante tutto l’anno» sottolinea il vicepresidente della Regione e assessore al bilancio, Gianluca Forcolin, al termine della “maratona” in consiglio regionale per l’approvazione della manovra di bilancio 2018 (collegato alla legge di stabilità, legge di stabilità, bilancio di previsione 2018-2020). 

«Nella manovra uscita dall’aula – ha detto Forcolin – restano confermati i 60 milioni discrezionali in capo alla giunta regionale, non sono molti ma in periodo di vacche magre sono assolutamente importanti. Si tiene conto di alcune poste fondamentali: il governo ha assegnato 50 milioni alle scuole partitarie, noi garantiamo i 31 milioni di euro come l’anno scorso e quello precedente per consentire il loro funzionamento. La manovra garantisce 25 milioni di euro alla formazione professionale. Aumenta da 20 a 21 milioni di euro la cifra a disposizione per le attività e le funzioni degli oltre 570 lavoratori forestali del Veneto, per i quali si è trovata finalmente una definizione allocandoli dal 1 gennaio 2018 presso Veneto Agricoltura dopo anni di limbo in cui non sapevano neppure se riuscivano a percepire lo stipendio durante l’anno».

«Abbiamo garantito, nonostante la legge Delrio che ha creato un sacco di danni, 40 milioni per la copertura delle spese per il personale e i servizi delle Province per le funzioni non fondamentali – ha aggiunto Forcolin – portando inoltre con il collegato alla legge di stabilità una serie di funzioni in capo alla Regione, e su questa partita stiamo andando avanti anche se non ci hanno messo nelle condizioni di efficientare la macchina amministrativa. Abbiamo messo oltre 23 milioni per il contratto con Trenitalia, voce assolutamente importante per la mobilità ferroviaria. Da segnalare che la Regione ha previsto in questo bilancio la possibilità di autorizzare un’anticipazione finanziaria del Fondo trasporto pubblico nazionale per garantire i servizi minimi di trasporto pubblico locale automobilistico e lagunare nelle more dell’approvazione del riparto del fondo da parte del Governo».

Forcolin ha fatto rilevare che sono stati stabilizzati 65 milioni annui (15 milioni in più rispetto al 2016) nel triennio 2018-2020 per il cofinanziamento dei programmi comunitari (FSE, FESR, FEARS e FEAMP). «In questo modo nell’arco del periodo di programmazione 2014-2020 arriva a 430 milioni l’importo che la Regione mette di suo come cofinanziamento europeo, che diventano un volano per 2,25 miliardi di euro di investimenti che in un periodo difficile garantiscono programmazione e continuità rispetto a progetti per i quali, con le sole risorse del bilancio regionale, avremmo potuto fare ben poca cosa». 

«Per la prima volta – ha evidenziato Forcolin – abbiamo messo in quota capitale interessi i 7,5 milioni sul debito per la Superstrada Pedemontana Veneta: si riferiscono ai primi 140 milioni del debito di quest’anno, diventeranno 15 milioni quando ci saranno a regime tutti i 300 milioni del debito. Ci sono 8,4 milioni per i progetti strategici della Regione per l’acquisizione di quote societarie di Autovie Venete e per la conseguente partecipazione alla costituzione della Newco. Altri 20 milioni di euro nel 2018 saranno destinati alla prevenzione e la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico, settore sul quale continuiamo a lavorare». 

Per Forcolin «il Consiglio ha creato ulteriori linee di spesa, anche con il contributo dell’opposizione. I lavori dell’aula per l’approvazione del bilancio hanno portato a determinare 1,8 milioni di euro in più a disposizione del collegato alla legge di stabilità e altri 5,6 milioni con emendamenti vari oltre al collegato. di cui 2 milioni impegnati per i progetti di legge consiliari. Inoltre, a seguito del lavoro dell’aula sono stati previsti 5 milioni di euro in più sul fronte dell’indebitamento rispetto alla proposta iniziale della giunta, che saranno destinati a interventi in conto investimenti per alcune opere attese da anni come il collettore lago di Garda, i lavori dei consorzi di bonifica, il piano irriguo e l’abbattimento dei PFAS, tutti temi su cui è stata trovata ampia condivisione». 

«Si tratta di tanti, talora piccoli ma significativi segnali – ha concluso Forcolin -. Vogliamo continuare in questo senso, anche con il supporto dei tavoli aperti con Roma – soprattutto quelli per una maggiore autonomia – per poter vedere un 2018 e soprattutto un prossimo triennio più roseo. Per questo speriamo in una sempre maggiore condivisione del bilancio regionale perché non sia quello della maggioranza, ma di tutti i Veneti».