I progetti sono frutto della collaborazione tra sette enti di ricerca che operano a Trieste e 11 aziende italiane e straniere
Nuove terapie contro glioblastoma e infezioni antibiotico-resistenti, dispositivi per l’analisi precoce di malattie virali e neurodegenerative, biopolimeri stampati 3D da impiegare per la rigenerazione tissutale e la guarigione di ferite difficili, sono alcuni dei 12 progetti di ricerca e sviluppo che il panel di esperti di life science, coinvolto da Area Science Park Trieste, ha selezionato per innovatività, rilevanza dei risultati e fattibilità.
I progetti sono frutto della collaborazione tra sette enti di ricerca che operano a Trieste e 11 aziende, di cui sei italiane e cinque estere (Francia, Svizzera, Slovenia), e sono tutti nati nell’ambito di “Made in Trieste”, l’iniziativa che promuove l’impiego di giovani ricercatori valorizzando ricerche e idee tecnologiche. Dei 12 progetti, otto finanziati dal Fondo Trieste saranno avviati a breve grazie al lavoro di giovani scienziati, a cui andranno altrettanti assegni di ricerca della durata di un anno. I bandi, dedicati a laureati di età non superiore ai 35 anni, sono già disponibili sul sito di Area Science Park. La scadenza è l’8 gennaio 2018.
«Sono casi concreti di trasferimento dei risultati della ricerca al mercato – commenta il direttore generale di Area, Stefano Casaleggi – puntano allo sviluppo di tecnologie in grado di rispondere a esigenze reali. Ed è per questo che nel 2018 destineremo una parte dei fondi di Area al finanziamento dei quattro progetti, così da riuscire a sostenerli tutti e 12».
“Made in Trieste” è un’iniziativa ideata e gestita da Area Science Park e con il contributo del Fondo Trieste. E’ realizzata in diverse fasi: la prima dedicata all’individuazione di idee tecnologiche nei laboratori triestini, la seconda alla raccolta di interessi da parte di aziende nazionali ed europee, la terza alla presentazione di progetti sperimentali condivisi in partnership pubblico-privata. L’ultima, in corso, la selezione dei giovani scienziati cui destinare gli assegni di ricerca. Partner dell’iniziativa sono Elettra Sincrotrone Trieste, Icgeb, Istituto Officina dei Materiali-Cnr, Laboratorio Nazionale Cib, Sissa, Università di Trieste.