Mazzalai: “le imprese trentine credono comunque in sé stesse e nelle loro potenzialità di riaccendere l’economia”
Il barometro dell’economia trentina rimane negativo: questo il giudizio complessivo che emerge dall’indagine semestrale sulle aspettative degli imprenditori trentini, svolta dalla Confindustria Trento in collaborazione con la Fondazione NordEst e il sostegno del Mediocredito Trentino Alto Adige. L’indagine che riguarda un gruppo rappresentativo delle imprese di Confindustria Trento, evidenzia nel secondo semestre 2011 un ulteriore deterioramento del ciclo, rispetto a quanto emergeva dalla precedente indagine riferita al primo semestre. Due imprenditori su tre esprimono una valutazione di flessione circa l’andamento dell’economia trentina. Solo il 31,1% si dichiara soddisfatto.
Anche per il futuro dell’economia gli imprenditori trentini giudicano negative per l’80% le prospettive del primo semestre del 2012 per quanto riguarda l’Italia, 70% per il Nord-Est e 60% per l’economia trentina. Anche l’Europa è giudicata in una fase critica, che si protrae (1 su 2), invece i mercati esteri dei Paesi emergenti (Brics) sono valutati in crescita per il 43% dei trentini e su questi l’80% degli intervistati esprime aspettative di crescita o stazionarietà. Tuttavia solo il 4% del campione ha colto qualche segnale di cambiamento.
A soffrire maggiormente è il livello degli ordini, in calo del 47% rispetto al periodo precedente e la produzione con -60%. Solo le vendite all’estero si mantengono su livelli soddisfacenti con un incremento del 27% nella parte finale del 2011. Nelle previsioni per i prossimi mesi prevalgono nel barometro degli imprenditori trentini aspettative di flessione (49%) rispetto a quelle di crescita. In positivo l’export che sale in Trentino a +10% mentre nel NordEst a +15%. La fiducia è riposta per il 75,2% in se stessi, ovvero gli imprenditori trentini pensano di “basarsi solo sulle proprie forze”, tuttavia per il 58,4% danno fiducia al governo Monti, che ritengono una scelta obbligata, e il 44,6% è convinto che debba durare fino a fine legislatura. Il 51% sostiene l’Eurozona e ritiene che l’euro abbia mitigato l’effetto della crisi
Per il presidente di Confindustria Trento, Paolo Mazzalai “le piccole e medie imprese trentine credono in se stesse e nelle loro potenzialità di riaccendere l’economia. Non solo non c’è stato il default nel 2011, ma anche l’occupazione ha tenuto. Non ritengo che su questi fattori sia stato determinante l’aiuto della Provincia, perché se è vero che un territorio attento allo sviluppo produttivo è un facilitatore, tuttavia è l’imprenditore il vero motore dell’economia. E’ importante ora – ha proseguito – agire in sinergia con le banche: l’accesso al credito è ancora critico per molti imprenditori, lo vediamo anche dai giornali, ci sono casi di suicidio legati alla situazione creditizia di imprenditori”.
Sulla riforma del lavoro per Mazzalai “il giudizio di Emma Marcegaglia può essere condiviso, perché ci sono stati dei cambiamenti da parte del Governo condizionati da varianti di elementi esterni, che hanno causato un rallentamento dei processi. Tuttavia stiamo aspettando ora belle e nuove notizie da parte del programma per lo sviluppo del ministro Corrado Passera. Credo che abbia tutti gli strumenti per fare al meglio. Gli auguriamo un grande successo”.