Autonomia: Bressa annuncia che entro fine gennaio sarà pronta la base intesa

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«No alla pretesa del Veneto di 22 competenze». Zaia: «chiediamo solo l’applicazione della Costituzione»

lombardia veneto«Entro fine gennaio intendo predisporre la base dell’intesa, che poi dovrà essere però votata a maggioranza assoluta dal Parlamento» ha riferito in commissione bicamerale per il federalismo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Regioni, Gianclaudio Bressa.

«Voglio specificare che nella fase di autonomia rafforzata per le tre regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, non entrano in ballo maggiori risorse, tutto si gioca in nome dell’efficienza. In questa fase non c’è nessuna situazione economico-finanziaria che cambia – ha sottolineato Bressa -. Discutere di tutte e 22 le materie significa non discutere di nessuna. In questa fase dobbiamo essere in grado di capire quale è il costo dello Stato per ogni singola funzione e questo non è semplice. Serve la definizione puntuale della spesa delle materie e delle attività che l’amministrazione centrale vuole trasferire – ha aggiunto il sottosegretario – e quindi bisogna capire quale è il punto di scambio tra Stato e regioni». 

Bressa ha poi annunciato che martedì prossimo terminerà la serie di incontri con le regioni, «ma – ha avvertito – serve una selezione accurata delle materie e non aver fretta di fare tutto subito, perché altrimenti si rischia di farlo male».

Alle affermazioni di Bressa ha risposto a stretto giro il governatore del Veneto, Luca Zaia: «noi come Veneto chiediamo solo l’applicazione della Costituzione e ricordo che in occasione del referendum abbiamo portato il 57% dei cittadini a votare in una giornata di fortissima pioggia. A me non risulta che ci sia una sola persona a dover decidere. Sempre secondo quanto stabilito in Costituzione – ha osservato Zaia – sono possibili vari modelli regionali, quindi sentirsi dire a priori “No” a un tavolo su 23 materie non va bene, proprio perché la nostra Carta consente alle Regioni di chiederne l’attribuzione. E poi – ha concluso – tutte le materie sono importanti».