Autonomia: insediato a Milano il tavolo per la Lombardia

0
576
tavolo autonomia lombardia milano
Seconda tappa dell’iter per maggiore spazio all’autogoverno delle regioni. Maroni: «tra due settimane il Governo valuterà le nostre richieste». Bressa: «no alle 23 competenze richieste»

tavolo autonomia lombardia milanoIl Tavolo per l’Autonomia si è insediato anche a Milano, presenti il sottosegretario agli Affari regionali, Gianclaudio Bressa, il presidente della Lombardia, Roberto Maroni e la delegazione dell’Emilia Romagna, ma senza il presidente Stefano Bonaccini. Sede dell’incontro, il belvedere al 39° piano di Palazzo Lombardia, il grattacielo sede della Giunta regionale.

Maroni ha anticipato ai giornalisti il merito della discussione già iniziata a Roma e Bologna. «Qui – ha detto – si discute di istruzione, di grandi reti di trasporto, di coordinamento della finanza pubblica e di rapporti internazionali. Oggi – ha proseguito – illustriamo le nostre posizioni, il Governo valuterà le richieste nel giro di due settimane e ci darà una risposta. A quel punto inizierà la trattativa vera e propria che mi auguro si concluda entro fine dicembre. A gennaio invece la trattativa sarà sulle risorse, da chiudere entro la fine di gennaio con un accordo che eviti la contaminazione della campagna elettorale».

Per il sottosegretario agli Affari regionali, Gian Claudio Bressa, «è assolutamente impossibile» che la Lombardia possa ottenere tutte le 23 materie trasferibili, nell’ambito della trattativa con il Governo per la maggiore autonomia. «Questo – spiega Bressa – è impossibile da un punto di vista Costituzionale così come è impossibile la richiesta del Veneto di trattenere i nove decimi delle tasse. Stiamo parlando di un regionalismo differenziato che è su singole materie e competenze mentre se fosse su tutte sarebbe una Regione a statuto speciale, cosa che non è possibile perché le regioni a statuto speciale sono definite dalla Costituzione».

Per Bressa «finché non si è definito quali sono gli argomenti e le materie oggetto di maggiore autonomia è inutile parlare di risorse. La sfida è per l’efficienza, per la maggiore qualità e capacità di incidere nella gestione dei servizi. Non è che alla fine di questo ci saranno delle risorse in più. Noi adesso stiamo discutendo di competenze e materie. Quindi stiamo discutendo di autonomia amministrativa che può comportare anche un’autonomia legislativa. Una volta definito questo si passa alle risorse».

Nella trattativa tra la Regione Lombardia e il Governo per la maggiore autonomia «c’è un clima molto positivo: tanto il Governo quanto la Regione sono convinti che questa non sia una sceneggiata ma un confronto vero» ha sottolineato Bressa sottolineando che «noi puntiamo a chiudere l’accordo da qui ai primi di gennaio. Questa è una fase estremamente complicata, ma più breve sarà e meglio è. Io preferisco partire bene e chiudere bene anche un accordo limitato su poche materie, che – ha concluso – non significa che non possa essere esteso ad altre, anziché una cosa poi destinata ad abortire».

«Giudico molto positiva la prosecuzione del Tavolo di lavoro, dove oggi abbiamo definito meglio il perimetro delle cinque materie che la Lombardia ha individuato come prioritarie – ha detto il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo -. Il confronto proseguirà a Roma e restiamo in attesa della definizione delle materie e delle competenze su cui fare passi in avanti concreti». 

Il presidente della commissione Affari Istituzionali, Carlo Malvezzi, sottolinea che c’è «piena sintonia con l’Emilia Romagna sui punti affrontati oggi, a dimostrazione che il tema dell’autonomia è ormai sempre più un tema nazionale. Mi auguro ora che quanto prima anche il Veneto sieda al nostro stesso tavolo di confronto con il Governo. Apprezziamo il pragmatismo e la disponibilità evidenziata dal sottosegretario Bressa».

«Il 30 novembre o nei primi giorni di dicembre, a seconda della disponibilità del governo, ci sarà il terzo incontro, che servirà a definire i tavoli tecnici. La fase della condivisione politica c’è stata, ora si tratta di mettere nero su bianco gli impegni tracciati» ha spiegato Fabio Rainieri, vice-presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, dopo la riunione del tavolo per l’autonomia che si è tenuta a Milano. “«E’ andata bene – ha sostenuto Rainieri -, sembra che finalmente sia iniziato il percorso giusto. C’è uno spirito comune, oltre che una posizione comune, fra Emilia-Romagna e Lombardia. E ho visto anche la disponibilità del sottosegretario Bressa a venire incontro alle richieste delle due Regioni». Secondo Rainieri, ci sono le condizioni per «chiudere la parte tecnica della trattativa entro la fine di dicembre», in modo da stilare il documento finale «a gennaio».