Prevenzione tumori: al Cro Aviano arriva il microscopio confocale per valutare i nei

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Importante evoluzione tecnologica che consente di evitare invasive biopsie per individuarne la pericolosità dei nevi della pelle

microscopio confocale vivascope 3000 1L’Istituto Nazionale Tumori Cro di Aviano e Aas5 di Pordenone hanno dato vita a un polo diagnostico-chirurgico in dermatologia capace di competere, per capacità dei professionisti coinvolti e valore delle tecnologie disponibili, con i più importanti centri italiani.

I direttori delle due strutture, Mario Tubertini e Giorgio Simon, hanno presentato l’iniziativa durante il seminario su modello organizzativo e implicazioni cliniche di una “Skin Cancer Unit” cui hanno partecipato Giovanni Pellacani dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Ignazio Stanganelli (Irst Meldola, Università di Parma). 

La “Skin Cancer Unit” potrà contare su un microscopio confocale a scansione laser, strumento tecnologico innovativo proposto come possibile alternativa non invasiva alla biopsia «dal momento che – ha spiegato Fabio Puglisi, coordinatore del progetto – consente di visualizzare le strutture cellulari della pelle in sezioni orizzontali con spessore inferiore a 5 micron». Un passo avanti nella prevenzione secondaria che è in grado di aumentare la percentuale di guarigione dopo una diagnosi di tumore. Un assunto ugualmente vero anche nel caso del melanoma, tumore cutaneo che può confondersi con i classici nevi (o nei) della pelle e che in alcuni casi rischia di essere sottovalutato.

«Negli ultimi anni, grazie all’impiego della dermoscopia – ha aggiunto Puglisi – la diagnosi precoce del melanoma è stata favorita dal riconoscimento di forme sempre più precoci, caratterizzate da dimensioni piccole e da uno spessore più sottile. Tuttavia, con tale metodica, fino a circa il 10-15% dei melanomi non è facilmente rilevabile e la diagnosi di certezza può richiedere una biopsia cutanea». Di qui l’adozione del microscopio, strumento che «aggiungendosi alla dermoscopia, potrà consentire di limitare il ricorso a biopsie invasive». 

Il Cro di Aviano si prefigge inoltre di «implementare un programma di ricerca internazionale rivolto principalmente allo sviluppo di nuovi criteri diagnostici clinici, dermoscopici e confocali per la individuazione precoce delle lesioni maligne». Con il microscopio confocale la procedura è indolore: il medico appoggia la sonda sulla lesione da analizzare, dopodiché una luce laser a bassa potenza viene convogliata sulla pelle in maniera che penetri nel punto richiesto; la luce riflessa e non assorbita dalle strutture cutanee viene rilevata dal microscopio e ciò consente di osservare una sezione orizzontale degli strati cellulari cutanei a differenti profondità. In tal modo, è possibile analizzare le caratteristiche delle cellule e valutarne la malignità potenziale.