Estrazioni di idrocarburi dal sottosuolo del Polesine: la regione Veneto garantisce attenzione all’ambiente e al territorio contro lo sfruttamento selvaggio

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Il tema dell’estrazione di idrocarburi è stato centrale nella celebrazione della quinta edizione dell’incontro che i Consorzi di bonifica del Polesine promuovono con le istituzioni pubbliche e che si è svolto nel Museo regionale della bonifica Ca’ Vendramin a Taglio di Po (Rovigo), presenti tra gli altri gli assessori regionali allo sviluppo economico Isi Coppola (PdL) e alla difesa del suolo Maurizio Conte (Ln).

 

Il presidente del Consorzio di bonifica Delta del Po, Fabrizio Ferro, ha ricordato la fragilità del territorio evidenziata sessant’anni fa dall’alluvione in Polesine e, negli anni ’60-’70, dai problemi di subsidenza conseguenti all’estrazione di gas metano. Più recente, il pericolo di piattaforme in Adriatico per l’estrazione di idrocarburi. “Ci sono continue richieste – ha detto Ferro – e dobbiamo difenderci, perché i rischi li abbiamo vissuti sulla nostra pelle”. Gli ha fatto eco il presidente del Consorzio Adige Po, Giuliano Ganzerla, sostenendo inoltre come “è assolutamente prioritario investire sulla sicurezza del territorio”, cui è seguita una tavola rotonda tra tecnici.

Marialuisa CoppolaDa parte sua l’assessore Coppola ha affermato che questo tema è di una rilevanza e di una pericolosità tali che non può passare sotto silenzio: “il Polesine ha alle spalle una storia che consente di vedere con largo anticipo fenomeni che hanno forte incidenza sulla qualità della vita e sulla sicurezza del territorio”. Il riferimento, in particolare, è alla recente richiesta di una società di poter fare trivellazioni nella Pianura Padana alla ricerca di idrocarburi. “Le istituzioni del Veneto sono contrarie – ha dichiarato l’assessore Coppola – ma la nostra azione deve coinvolgere anche le regioni contermini, con cui è necessario far partire da subito un ragionamento forte”.

Anche l’assessore Conte, a conclusione dei lavori, ha detto che non “si può svendere a qualche multinazionale il futuro del Polesine”, aggiungendo che “c’è necessità di avere rispetto dei lavoro e dei risultati ottenuti per la conquista di questo territorio. Non si può pensare che qualcuno metta in discussione tutto questo”. Conte ha parlato anche dell’impegno della Regione per la difesa idrogeologica e del reperimento delle risorse: “sarà prioritario nel prossimo bilancio investire sulla pianificazione per dare sicurezza al territorio”.