Protonterapia di Trento: prosegue il lavoro di promozione a livello nazionale e internazionale

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La provincia di Trento investe 270.000 euro per diffondere l’utilizzo della nuova metodica di cura appena inserita nei Lea nazionali

protonterapia trento sala trattamento pazienteProsegue il lavoro di promozione del centro di Protonterapia di Trento, a seguito anche delle nuove prospettive aperte dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del gennaio scorso, che ha inserito nei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) le prestazioni di adroterapia.

Dopo gli accordi già sottoscritti con le regioni Veneto e Marche, a cui seguiranno a breve quelli con Piemonte, Emilia Romagna, e le altre regioni dell’Euregio, Alto Adige e Tirolo, la Giunta provinciale di Trento ha deciso, su proposta dell’assessore alla salute Luca Zeni, di rafforzare ulteriormente l’azione di promozione a livello nazionale e internazionale, dando all’Azienda sanitaria le direttive relative per il triennio 2017-2019. 

L’Apss agirà con il supporto di Trentino sviluppo, ed in sinergia con tutti gli altri partners territoriali pubblici e privati, al fine di raggiungere tutti coloro che possono trarre beneficio dalle terapie d’avanguardia del Centro di Trento. Le azioni da attuare sono benchmarking (analisi dei servizi e della promozione); analisi del mercato e driver di rete; definizione dell’offerta; marketing e promozione; formazione; progetti di ricerca. L’azione di supporto di Trentino Sviluppo S.p.A. potrà essere prevista per un arco temporale massimo di tre anni e si svolgerà in costante collegamento e raccordo con il direttore dell’Unità Operativa di Protonterapia cui verrà assegnato specifico obiettivo nell’ambito del processo di budget. Per lo svolgimento delle diverse attività è autorizzata una spesa massima di  270.000 euro. Le relative risorse verranno assegnate all’Azienda provinciale per i servizi sanitari sul triennio 2017 – 2019 in tre rate da 90.000 euro.

Ad oggi, i pazienti trattati presso il Centro di Protonterapia di Trento, attivo dal settembre 2014, sono 316, di cui 52 pediatrici e giovani adulti (fino a 21 anni).