22 ottobre: in Veneto, oltre al referendum per l’autonomia regionale, si vota anche per l’autonomia di Belluno

0
484
elezioni referendum popolare votazione mano scheda urna
No al referendum per la separazione di Mestre-Venezia

elezioni referendum popolare votazione mano scheda urnaLa Giunta regionale del Veneto ha finalmente deciso in merito ai referendum relativi all’autonomia della Provincia di Belluno e alla separazione fra Venezia e Mestre, bocciando quest’ultimo e promuovendo quello bellunese.

Come anticipato da Luca Zaia nei giorni scorsi, data la complessità delle questioni giuridiche ed interpretative connesse all’effettuazione del referendum sulla separazione Venezia – Mestre e la pendenza di un giudizio avanti al TAR Veneto per due ricorsi proposti dal Comune e dalla Città metropolitana di Venezia, è stato chiesto all’Avvocatura regionale di esprimere un parere legale sulla questione, parere che è pervenuto in questi giorni alla Presidenza e che dà un esito negativo a tutta la vicenda.

Esito positivo per l’abbinamento del referendum sull’autonomia di Belluno a quello dell’autonomia regionale del 22 ottobre prossimo. «Come avevo detto non più tardi di qualche giorno fa, esprimendo la nostra piena disponibilità a patto che tutte le procedure di legge fossero state espletate– fa notare il governatore Zaia – per quanto riguarda Belluno si arriverà dunque allo svolgimento di un referendum che la comunità locale giudica fondamentale per il futuro del territorio».

«Sulla consultazione per la separazione tra Venezia e Mestre, purtroppo, nonostante abbia chiesto un ulteriore approfondimento anche nelle ultime ore – aggiunge il Governatore – la posizione dell’Avvocatura è inequivocabile. Lo svolgimento in abbinata con la consultazione regionale del 22 ottobre sull’autonomia esporrebbe infatti a gravi rischi di molteplice natura. Resta ferma tuttavia – conclude il Presidente – la volontà di rispettare il dettato del Consiglio regionale, per cui in un arco di tempo adeguato si arriverà comunque allo svolgimento della consultazione, con l’auspicio che nel frattempo anche i problemi portati all’attenzione del Tar possano essere superati».