Civettini: «colpevole negligenza da parte del centro sinistra autonomista che amministra la provincia di Trento». Dalzocchio: «indispensabile intervenire al più presto per dare ristoro agli imprenditori danneggiati»
Galeotto è il cantiere aperto a Rovereto (capoluogo del basso Trentino con trascorsi sotto la Serenissima) in viale Dante per il rifacimento dell’arredo urbano e dei sottoservizi che dai primi di agosto sta compromettendo l’attività economica degli imprenditori e dei professionisti affacciati lungo la via, che denunciano vistosi cali di fatturato a causa delle difficoltà di accesso dei clienti alle loro attività.
Un problema come tanti altri, che non avrebbe ripercussioni se la legge provinciale n. 7 approvata dall’Assemblea legislativa dell’Autonomia trentina in data 26 aprile 2012 che regola gli indennizzi agli operatori economici danneggiati dall’effettuazione dei lavori pubblici fosse realmente operativa. Il problema è che, a ben cinque anni dalla sua approvazione, questa legge vale solo il pezzo di carta su chi è stata scritta, in quanto la Giunta provinciale si è dimenticata di dare pratica esecuzione alle norme in essa contenute mediante l’approvazione del relativo regolamento di attuazione.
«Si tratta di un fatto scandaloso – tuona il consigliere della Civica Trentina, Claudio Civettini, autore in proposito di un’interrogazione di denuncia – che lascia a se stessi centinaia di commercianti, esercenti di pubblici esercizi e professionisti che vedono gravemente penalizzate le loro attività quando un cantiere per lavori pubblici rende oltremodo difficoltoso l’accesso ai vari esercizi. La norma era una risposta ad una realtà riconosciuta da tutti, tant’è vero che la legge è stata approvata all’unanimità da tutte le forze politiche. Peccato solo – chiosa Civettini – che le due Giunta di centro sinistra autonomiste che si sono succedute alla guida della Provincia dalla sua approvazione ad oggi si siano dimenticati di darne pratica attuazione».
Secondo Civettini «se fosse accertato che qualcuno si è dimenticato di provvedere alla stesura ed emanazione del regolamento attuativo della legge provinciale n. 7/2012, si configurerebbe una sorta di vero e proprio danno ai cittadini, frutto di una situazione ingannevole, omertosa che insabbia l’operatività di leggi vigenti ma inapplicate con quello che si potrebbe raffigurare come un dolo evidente, con la volontà di non dar corso alle legittime compensazioni, approvate dal Consiglio, a fronte di danni evidenti dovuti a lavori pubblici».
In tema dei lavori che interessano viale Dante a Rovereto e i danni patiti dagli esercenti affacciati lungo la via interviene anche Mara Dalzocchio (Lega Nord), presidente del Consiglio comunale di Rovereto: «se fosse vero che a cinque anni di distanza in Provincia non hanno trovato il tempo di fare il regolamento attuativo di una legge così importante sarebbe uno scandalo. Non si può realizzare un lavoro pubblico in condizioni di non emergenza senza preventivare anche i necessari indennizzi a chi si vede penalizzato nell’accessibilità dei clienti alla propria attività, tanto che alcuni operatori di viale Dante lamentano un calo anche del 90% del loro fatturato, con il rischio di chiusura dell’azienda a causa della ridotta liquidità circolante e delle difficoltà di accesso al credito». Secondo Dalzocchio, che ha indirizzato un’interrogazione al sindaco della città, «è indispensabile che l’amministrazione comunale roveretana solleciti la Provincia a dare pratica attuazione ad una legge attesa da tutti, eventualmente sostituendosi alla Provincia stessa in caso di perdurante inazione, provvedendo ad anticipare parte dei risarcimenti spettanti agli operatori economici, salvo agire poi sulla stessa Provincia per farsi rimborsare con i dovuti interessi».