Secondo ricerca del corso WineBusiness del Mib Trieste, il vino è un poderoso volano dell’economia

0
513
bicchieri vino brindisi
I turisti che visitano un territorio, tornati a casa tendono a continuare a cercare ed acquistare i vini assaggiati in vacanza

bicchieri vino brindisiIl territorio del Friuli Venezia Giulia attrae nuovi acquirenti ai prestigiosi vini prodotti in regione, soprattutto da parte dei turisti, una volta tornati a casa. Il dato emerge da uno studio promosso dal corso in Wine Business di Mib Trieste School of Management sui consumatori tedeschi e statunitensi, in collaborazione con l’agenzia specializzata “Wine Intelligence” di Londra.

Il lavoro evidenzia una forte correlazione tra gli acquirenti dei vini friulani in Germania e Usa e i turisti che hanno precedentemente visitato la regione. Investire nel turismo enogastronomico risulta dunque strategico per il tessuto produttivo regionale, anche grazie alle attività della “Strada del Vino e dei Sapori” gestita dall’agenzia PromoTurismoFvg, al fine di convertire il turista in acquirente. 

«Pur nella sensibile differenza tra un mercato tradizionale e maturo per il vino friulano, quale la Germania, e un mercato in forte espansione quali gli Stati Uniti – afferma Pierpaolo Penco, responsabile del corso in Wine Business di Mib – dalla ricerca è emerso un profilo abbastanza simile. Se negli Stati Uniti solo una percentuale ridotta dei consumatori regolari di vino conosce i vini del Friuli Venezia Giulia (4%), dato che sale al 20% in Germania, si dimostra una buona prestazione nella conversione in acquirenti di quanti conoscono la regione. In entrambi i mercati, chi conosce il vino friulano è un consumatore curioso ed esperto, ha una maggiore attitudine a provare diverse varietà, una più ampia conoscenza delle altre regioni, una frequenza di consumo settimanale superiore e una maggiore propensione a spendere di più per una bottiglia di vino. Ma, soprattutto, in entrambi i mercati la maggior parte dei consumatori che hanno acquistato vini sono stati motivati da un precedente viaggio in regione». Secondo Penco «attraverso le attività della “Strada del Vino e dei Sapori” si dovrà convertire il turista in un successivo acquirente e consumatore regolare dei vini della nostra Regione, sostenendo e migliorando ulteriormente l’export delle cantine».