Emilia Romagna: altri 5,5 milioni di euro per riqualificare alberghi, esercizi commerciali e spazi culturali. In tutto 20,5 milioni le risorse stanziate

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I nuovi fondi disponibili dai primi di agosto, subito dopo l’approvazione dell’assestamento di bilancio. Aumentano i progetti finanziati con risorse europee Por Fesr 2014-2020

POR FESR ER logoAumentano le risorse per rilanciare l’attrattività dell’Emilia-Romagna. La Giunta regionale ha deciso di destinare ulteriori 5,5 milioni di euro per finanziare progetti innovativi di riqualificazione turistica, commerciale e culturale. Tre milioni aggiuntivi andranno a sostenere le azioni del turismo, 2 milioni quelle del commercio, e 500.000 euro le imprese culturali.

A partire da inizio agosto, dopo l’approvazione dell’assestamento di bilancio, i nuovi fondi andranno a sostenere ulteriori progetti, oltre i 119 già finanziati, scorrendo le graduatorie approvate nei giorni scorsi.

«Come avevamo promesso – affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e gli assessori, Massimo Mezzetti (cultura) e Andrea Corsini (turismo e commercio) –  abbiamo stanziato altri 5,5 milioni di euro per consentire alle imprese del piccolo commercio, a quelle della ricettività alberghiera e a quelle culturali di proseguire nella riqualificazione del prodotto. Investire nell’attrattività del nostro territorio è per noi prioritario se vogliamo essere competitivi in questi tre settori e innalzare lo standard di servizi di un comparto fondamentale per la competitività dell’industria turistica, per sostenere le piccole imprese del commercio di vicinato e gli spazi culturali, luoghi di aggregazione a servizio dell’intera comunità».

Complessivamente ammontano a 20,5 milioni di euro le risorse messe a disposizione dal Por Fesr 2014-2020, programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale dell’Emilia-Romagna. Al momento sono 119 le imprese emiliano-romagnole finanziate con 15 milioni di euro. Tra le imprese finanziate, 42 appartengono al settore ricettivo (alberghi e campeggi), 44 al commercio e pubblici esercizi e 22 alla cultura (sale cinematografiche, teatrali, musicali). In quest’ultimo ambito per la prima volta si finanzia anche la nascita dei musei d’impresa, percorsi o spazi-mostra voluti dalle aziende per trasmettere il valore della cultura produttiva dell’Emilia-Romagna e in grado di creare anche una ricaduta economica sul territorio.