Emilia Romagna: l’industria manifatturiera segna miglior risultato da 2011

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Secondo l’indagine congiunturale cresce la produzione sostenuta da contributo domanda estera 

grafico 3D indice crescitaManifattura emiliano romagnola a gonfie vele, con una tendenza positiva nella crescita della produzione, vendite e ordini che, segnando il migliore risultato dal secondo trimestre del 2011, conferma il ruolo trainante del settore.

Il sostegno della domanda estera dà un contributo molto rilevante, ma anche il mercato interno appare in recupero. E’ questa l’istantanea dell’economia regionale che emerge dall’indagine congiunturale sul primo trimestre 2017 sull’industria manifatturiera, realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo. 

Nel primo trimestre del 2017, il volume della produzione è aumentato del 2,4% rispetto all’analogo periodo del 2016, con una buona accelerazione in rapporto ai tre mesi precedenti. Così è anche per il valore delle vendite che ha messo a segno una crescita leggermente superiore (+2,8%) rispetto alla produzione. L’andamento del fatturato estero ha mostrato una più decisa tendenza espansiva, con un incremento tendenziale del 3,5%, in sensibile accelerazione rispetto al quarto trimestre 2016.

Alla crescita di fatturato e produzione si è associato un andamento positivo del processo di acquisizione degli ordini, che ha mostrato un aumento tendenziale del 2,5%, traendo beneficio dal mercato interno. Tutti i settori hanno registrato una tendenza positiva e in particolare un aumento della produzione. Guidano l’espansione la metallurgia e le lavorazioni metalliche (+3,7%), l’ampio aggregato delle industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto (+3,0%), e, in misura più contenuta, l’industria alimentare (+2,7%). Si ferma all’1,2% la crescita della piccola industria del legno e del mobile, mentre si conferma al palo l’industria della moda (-0,1%).