Ucima, tutti positivi dati macchine imballaggio

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In 2016 +6,6% fatturato, +5,8 export, aumento aziende e occupati 

macchine imballaggio etichettatriceScoppia di salute l’industria italiana delle macchine per il confezionamento e l’imballaggio. Secondo i dati raccolti dal Centro studi Ucima (l’associazione nazionale di Confindustria), a fine 2016 tutti i principali indicatori di settore sono risultati in netta crescita.

Il fatturato totale supera i 6,6 miliardi di euro, con un incremento del 6,6% sul 2015. L’export, che genera l’80% del giro d’affari, raggiunge, con un +5,8%, i 5,3 miliardi di euro e il mercato italiano balza a 1,3 miliardi di euro (+9,8% sull’anno precedente). In aumento anche il numero delle aziende attive nel settore, 601 contro le 588 del 2015, e gli occupati che crescono di 1.738 unità (+6,2%) per un totale di 29.644. 

La presenza capillare sui mercati esteri si conferma il punto di forza delle tecnologie italiane, che si contendono la leadership innovativa e di presidio dei mercati con le aziende tedesche. Una macchina su cinque venduta nel mondo è italiana. L’Unione europea si conferma la principale area di destinazione e assorbe il 37,2% (1.969,8 milioni di euro) del fatturato totale. Al secondo posto si posiziona l’Asia, con un valore di 1.236 milioni di euro ed un’incidenza del 23,4% sul fatturato. L’importante mercato nord americano è sul terzo gradino del podio, con 593,4 milioni di euro (11,2%). Seguono Sud America (507,6 milioni di euro; 9,6%), Europa extra-Ue (495,6 milioni di euro; 9,4%), Africa e Oceania (490,9 milioni di euro; 9,2%). 

Per quanto riguarda, invece, i singoli Paesi, Stati Uniti, Francia e Germania restano sul podio, seguiti da Polonia, Regno Unito, Spagna, Cina, Turchia, Messico e Russia. Le vendite sul mercato italiano continuano il trend positivo degli ultimi anni, con l’ulteriore spinta data, dalla seconda metà dello scorso anno, dagli incentivi previsti nel piano Industria 4.0 varato dal Governo. All’incremento del 9,8% registrato a fine 2016, è infatti seguito un ulteriore +6,5% nel primo trimestre di quest’anno.