Friuli Venezia Giulia, economia in piena ripresa

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Bolzonello: «il 2016 mostra un Frie in piena salute, specchio di un’economia locale in piena salute»

fvg economia bolzonello«L’esercizio 2016 mostra un Frie in piena salute, specchio di un’economia regionale che sta riprendendo capacità e vigore» ha detto il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, comentando i numeri presentati dal Comitato di gestione dei fondi messi a disposizione dalla Regione a sostegno delle attività produttive, che indicano un aggregato complessivo di importi deliberati nel 2016 pari a 169.990.267 euro per un totale di 459 operazioni.

«Nei soli primi cinque mesi del 2017 – ha osservato Bolzonello – per il Frie abbiamo già raggiunto il totale del 2015 e siamo a poca distanza dal globale del 2016, con impieghi in atto pari a 1 miliardo, il che significa che il Fondo riesce a dare risposte molto significative all’economia del Friuli Venezia Giulia. Ciò avviene – ha spiegato Bolzonello – anche perché i tre pilastri (Frie, Fondo sviluppo e la Sezione anti-crisi) sono stati posti sotto la regia unica del Comitato di gestione, che si è insediato l’anno scorso con una nuova segreteria tecnica, e contemporaneamente sono stati rimodulati i diritti di accesso ai finanziamenti, rendendoli più favorevoli. A tale proposito – ha annunciato il vicepresidente della Regione – è in fase di predisposizione, con il partenariato del sistema bancario e dei Confidi, un pacchetto di misure per sburocratizzare ulteriormente le pratiche del Frie, pacchetto che arriverà in Consiglio regionale in autunno per entrare in vigore con il 1 gennaio 2018». Bolzonello ha evidenziato anche il dato delle sofferenze che, «rispetto all’indicatore nazionale del 17,8%, si mantengono sotto il 10%, attestando una qualità dei finanziamenti molto alta».

Il dettaglio dei dati 2016 sull’esercizio dei fondi è stato illustrato dal presidente del Comitato di gestione, Franco Sterpin Rigutti. Per il Frie, che ha raggiunto l’anno scorso i 6,3 miliardi di euro di finanziamenti nell’arco di sessant’anni di  storia, i dati del 2016 registrano 130 domande presentate, contro le 110 del 2015, per complessivi 235 milioni di euro (168 milioni nel 2015). Le domande presentate nei primi 5 mesi del 2017, sono state 63 per un totale di 148 milioni di euro. Delle 130 domande del 2016, 63 sono giunte dalla provincia di Udine, 32 da quella di Pordenone, 23 da quella di Trieste e 12 da quella di Gorizia. Il maggior numero di operazioni è stato condotto da Banca Mediocredito del Fvg (42), seguita dalla Banca di Cividale (31), dalla Federazione delle Bcc del Fvg (24) e dalla Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia (14). A livello di concessioni, le delibere nel 2016 sono state 71 per 112 milioni di euro (82  per 103 milioni nel 2015), mentre l’importo erogato è stato di 119 milioni, in leggera flessione rispetto ai 132 milioni dell’anno precedente. Le imprese più rappresentate nelle concessioni 2016 sono state quelle dei prodotti in metallo (escluse macchine) (15), seguite dal manifatturiero e turistico-alberghiero (entrambe 10).

Il 2016 ha segnato l’entrata a pieno regime del Fondo per lo sviluppo delle Pmi che ha registrato 84 concessioni per  complessivi 25 milioni. Il terzo grande filone d’intervento in gestione al Comitato, rappresentato dalle “sezioni anticrisi” dei Fondi Artigianato e Commercio-Turismo-Servizi, ha visto deliberate nel 2016 288 operazioni per 32,4 milioni di euro, rappresentando, come si legge nella relazione del Comitato, «pur negli importi unitari abbastanza contenuti, un polmone finanziario importantissimo, soprattutto per le realtà più piccole», maggiormente esposte alla morsa creditizia.

Rispetto al totale delle operazioni deliberate nel 2016 con i fondi regionali (459), gli importi sono stati pari a 111.732.000 euro per il Frie (71 operazioni), 24.938.307 per il Fondo sviluppo (84), 19.318.000 per il Fria anticrisi (153), 13.101.560 per il Fsricts anticrisi (135) e 900.400 per il Fondo di garanzia (16).