Contrazione di tutti gli indici economici rispetto ai valori pre-crisi, con un peggioramento generalizzato del clima di fiducia del sistema produttivo per il secondo semestre del 2011. E’ l’indicazione che emerge dall’indagine “Congiuntura nel Nordest”, promossa dalla Carifvg e realizzata dalla Fondazione Nord Est, che ha coinvolto mille titolari di imprese attive in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
I dati della ricerca, evidenziano un calo generale della produzione e del fatturato: appena il 33,1% delle imprese nordestine (contro il 37,5 del 2010) vedono aumentare la produzione, mentre il fatturato cresce per il 30,7% (dal 38,2%) delle aziende. A soffrire sono in particolare le imprese medio-piccole, con meno di 50 addetti impiegati, con un crollo nei valori per il comparto delle
costruzioni.
In peggioramento l’orizzonte temporale di lavoro assicurato: quattro imprese su dieci lavorano sul breve periodo (meno di un mese) e rimane maggioritaria la quota di aziende (30,8%) che giudica insufficiente la liquidità a disposizione. Il 38,8% delle imprese lavora con l’estero: negli ultimi dodici mesi, le realtà imprenditoriali del Nordest hanno indirizzato l’84,5% delle vendite in Italia (in ulteriore rallentamento nel 2011), il 10,3% nell’Ue e il 5,2% verso i mercati extra-Ue.
Ancora negative le prospettive occupazionali: il 16% delle imprese prospetta una diminuzione degli organici, mentre solo il 7,9% una crescita. In aumento anche la quota di aziende che prevede di ridurre gli investimenti (dal 12,4 al 17,7%).
Nel primo semestre dell’anno il ritmo di crescita in Friuli Venezia Giulia resta blando, con un aumento nelle vendite all’estero e valori positivi per il fatturato delle imprese.
Il quadro emerge dall’indagine ‘Congiuntura nel Nordest’, realizzata dalla Fondazione Nord Est su input di CariFvg. La crescita della produzione coinvolge in regione un’azienda su tre, con un aumento del saldo di opinione delle imprese (+0,3%) sui dati relativi al fatturato.
Stabile il trend occupazionale secondo il 61,2% dei titolari di aziende intervistati, mentre uno su quattro dichiara una diminuzione degli addetti impiegati. In forte crescita (+9,5%) le vendite all’estero, con aumenti guidati dal +17,4% delle aziende nei mercati Ue e dal +12,6% in quelli extra-Ue. Tra gli imprenditori friulani vi è generale arretramento del clima di fiducia per il secondo semestre 2011: il 24,6% del campione (era il 26,5) si attende una crescita della produzione, mentre il 28,7% prospetta una flessione. Immutato il quadro occupazionale per il prossimo futuro, con appena il 9% delle imprese che prevedono nuove assunzioni.