Nel 2016 Arcidiocesi ha destinato quasi 2 milioni di euro ai più deboli
Anche nella diocesi di Trento, domenica 14 maggio, le parrocchie sono invitate a promuovere e vivere la giornata di sensibilizzazione per il sostentamento della Chiesa attraverso l’8 per mille. Obiettivo è «far conoscere il bene fatto e ancora da fare».
Con i soldi dell’8 per mille la Chiesa cattolica sostiene ogni anno migliaia di progetti in aiuto dei più deboli e dimenticati in Italia e nei Paesi più poveri del mondo, ma anche a sostegno delle opere di culto e dell’attività pastorale portata avanti in Italia da 35.000 sacerdoti diocesani.
Domenica viene rilanciato anche il tema della trasparenza rispetto all’uso dei fondi dell’8 per mille. Nel 2016 l’Arcidiocesi di Trento ha potuto destinare 947.280 euro a iniziative caritative e 1.016.815 euro per iniziative di culto e pastorali. I due interventi finanziariamente più cospicui sono stati destinati indirettamente a beneficio dei richiedenti asilo: una somma di 330.000 euro per la ristrutturazione di 35 strutture d’accoglienza dei richiedenti asilo per un totale di 199 posti; 250.000 euro per la ristrutturazione degli edifici di San Nicolò a Ravina di Trento che ospitano le famiglie accolte con i corridoi umanitari. Altri 256.000 euro vanno alla Caritas diocesana per la sua normale attività a sostegno di opere caritative e 10.000 euro ad Associazione Famiglie Tossicodipendenti per l’accoglienza abitativa di donne.
Altri contributi sono stati così destinati: al Banco Alimentare 10.000 euro, al Centro Italiano Femminile 6.000 euro, al Centro Aiuto alla Vita 5.000 euro, al Consultorio Familiare d’ispirazione cristiana UCIPEM 20.000 euro; alla Comunità Murialdo 8.000 euro, al Cappellano delle carceri 14.000 euro. Altri sostegni una tantum nel campo del disagio sociale sono andati ad esempio all’Associazione Valle Aperta di Cembra (15.000 euro) per accoglienza di ragazzi portatori di handicap e alla parrocchia di Mezzocorona (14.000 euro) per ospitalità a una famiglia di extracomunitari.
