Sottoscritto protocollo comune Venezia e città metropolitana con Confindustria per semplificazione

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Previsto lo snellimento dei procedimenti amministrativi riguardanti le attività produttive

burocrazia carte faldoniUn protocollo d’intesa per lo snellimento dei procedimenti amministrativi riguardanti le attività produttive: a firmarlo da una parte l’assessore Simone Venturini, in rappresentanza del comune di Venezia, e dall’altra, il presidente di Confindustria Venezia e Rovigo, Matteo Zoppas. Medesimo accordo è stato sottoscritto con la Città metropolitana veneziana.

La cerimonia è avvenuta nell’ambito del convegno “La semplificazione amministrativa come valore dello sviluppo”, tenutosi nella sede dell’associazione di categoria, al Vega di Marghera. «Con questa firma – ha sottolineato Venturini – il comune conferma l’obiettivo del sindaco Luigi Brugnaro e della Giunta di fornire risposte sempre più concrete alle imprese, perché dal loro sviluppo dipende il futuro dell’intero nostro territorio. Risposte che peraltro stiamo già dando con una serie di azioni all’interno della nostra macchina organizzativa, che hanno portato ad esempio alla drastica riduzione del numero delle Direzioni e alla nascita in particolare di un’unica Direzione Servizi al Cittadino e Imprese e alla costituzione dell’Agenzia per lo Sviluppo».

«Quando siamo arrivati a Ca’ Farsetti – ha continuato Venturini – abbiamo trovato una situazione disastrosa. Siamo partiti con un debito consolidato di 800 milioni di euro e ci siamo resi conto che, nel passato, il livello di informatizzazione del comune era decisamente insufficiente. Questo il punto di partenza. Oggi, dopo aver approvato il Piano anticorruzione e aver riorganizzato la macchina comunale, e, soprattutto grazie all’impegno e la collaborazione dei dipendenti comunali che hanno scelto di partecipare al rilancio della Città, abbiamo registrato i primi effetti pratici sui tempi di rilascio dei permessi. Per una Scia in Centro storico si è passati dai 696 giorni del 2014 ai 91 del 2016, e per la Terraferma da 149 a 29 giorni; il permesso di costruire per Venezia da 663 a 123 giorni e per la Terraferma da 612 a 137; i procedimenti per l’autorizzazione paesaggistica sono passati per Venezia da 678 a 162 giorni e per Mestre da 686 a 127. Siamo consapevoli che non possiamo ancora dirci soddisfatti di questi livelli raggiunti e che la strada è ancora in salita». Per Venturini «proprio da ieri, tanto per citare uno dei provvedimenti che stiamo mettendo in atto per informatizzare il comune sarà obbligatorio presentare solo in via telematica le segnalazioni per ottenere la certificazione di agibilità in edilizia. Siamo certi che solamente grazie all’ulteriore passaggio all’informatizzazione dei sistemi potremo contribuire a una ulteriore diminuzione dei tempi. Più informatizzazione, tempi e costi certi per gli interventi e efficacia del lavoro dell’Agenzia di sviluppo saranno gli elementi fondamentali per attrarre gli investitori e, conseguentemente, creare nuovi posti di lavoro per le future generazioni». 

Il protocollo d’intesa firmato, già sottoscritto a livello nazionale da Confindustria ed ANCI, è nato nell’ambito del progetto “QuickNet” voluto dalla stessa Confindustria per aprire un dialogo diretto con le amministrazioni pubbliche al fine di favorire la semplificazione degli iter e la riduzione dei tempi di attesa di tutti i procedimenti amministrativi inerenti le imprese. L’iniziativa, che ha lo scopo di intraprendere un percorso di miglioramento e di semplificazione delle procedure amministrative, viene così declinata anche sui territori per porre il sistema confindustriale quale facilitatore dell’ interlocuzione tra imprese ed amministrazione e per istituire una cooperazione tra le Città Metropolitane, i Comuni, le altre amministrazioni e le associazioni territoriali di Confindustria. 

«Il progetto – ha detto Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Venezia Rovigo – nasce dalla consapevolezza che le aziende italiane, rispetto ai competitor internazionali, scontano il peso di zavorre insostenibili come l’eccessiva fiscalità, gravosi vincoli dovuti al Patto di Stabilità interno e, soprattutto, una sovrastruttura burocratica asfissiante. Il monitoraggio effettuato – ha aggiunto – evidenzia infatti come siano ancora troppi i procedimenti che superano abbondantemente i tempi normativamente previsti». Per Zoppas la firma del protocollo «è il segno tangibile dell’impegno reciproco delle parti ad operare per facilitare il “fare impresa” nel nostro territorio, che è da sempre il nostro primario obiettivo. Siamo consci delle difficoltà che si incontrano nel cambiare processi e procedure ma confidiamo nella capacità di gestione del cambiamento delle pubbliche amministrazioni che permetteranno di raggiungere gli obiettivi».