L’Autonomia speciale garantisce all’Alto Adige un servizio postale efficiente

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ad di Poste Italiane Francesco Caio con Arno Kompatscher
Accordo tra Provincia e Poste Italiane. Nuovo centro di distribuzione posta a Bolzano, mantenimento di tutti gli uffici, consegna 6 giorni su 7

ad di Poste Italiane Francesco Caio con Arno Kompatscher«Un’altra giornata importante per l’autonomia altoatesina, che ha raggiunto un nuovo grande traguardo: garantiamo un servizio postale di qualità, sicuro e innovativo a cittadini e imprese, migliorando la competitività del territorio». Con queste parole Arno Kompatscher ha commentato la firma dell’accordo con Poste Italiane: l’intesa è stata sottoscritta presso l’ufficio di Roma della Provincia di Bolzano da parte del presidente Kompatscher e dell’amministratore delegato di Poste Italiane, Francesco Caio.

«Oggi – ha sottolineato Kompatscher – chiudiamo orgogliosamente una trattativa lunga e caratterizzata da una positiva collaborazione con Poste Italiane e il ministero dell’Economia e delle finanze. Grazie all’accordo di Milano, la Provincia concorre agli obiettivi di risanamento del debito pubblico nazionale facendosi carico di una serie di oneri che garantiranno un migliore servizio sul territorio altoatesino».

«Questo accordo – commenta Caio – si inserisce nel percorso già avviato da Poste Italiane di ascolto e dialogo con i territori e le comunità, per servire i nuovi bisogni ed accompagnare il paese verso l’economia digitale ed una maggiore competitività. La garanzia dell’universalità del servizio postale e la sostenibilità dell’impresa si rafforzano attraverso questi accordi, che valorizzano gli elementi distintivi di capillarità e prossimità di Poste ed il suo ruolo di azienda sociale e di mercato». 

In concreto, per quanto riguarda la distribuzione postale, la cifra messa a disposizione dal bilancio provinciale è pari a 3,2 milioni di euro, fondi che verranno detratti dal bilancio dello Stato tramite la procedura prevista dall’Accordo di Milano. A questi se ne devono aggiungere altri 6,8 milioni sotto forma di ulteriori servizi, tra i quali riapertura del centro smistamento e distribuzione di Bolzano e altre iniziative con una forte spinta alla modernizzazione, per un totale di 10 milioni di euro.

«Il risultato più importante – ha commentato Kompatscher – è che in questo modo abbiamo la garanzia che nessun ufficio postale in Alto Adige verrà chiuso, e che l’occupazione in questo settore non solo non sarà a rischio, ma potrà beneficiare di un’ulteriore spinta alla crescita: a Bolzano, infatti, verrà realizzato il nuovo centro di smistamento e distribuzione che lavorerà tutta la posta locale, sino ad oggi gestita a Verona. L’accordo che abbiamo sottoscritto, inoltre, consentirà la consegna dei prodotti editoriali 6 giorni alla settimana». Questa nuova organizzazione del servizio in Alto Adige verrà coordinata da un responsabile locale, a garanzia di una migliore attenzione a necessità, bisogni ed esigenze particolari del territorio, mentre il monitoraggio circa la concreta attuazione dell’accordo sarà svolto da una commissione paritetica Provincia – Poste Italiane composta da 6 persone.

Oltre alla creazione del centro di smistamento e distribuzione provinciale e alla garanzia di mantenimento dei 129 uffici postali che danno lavoro a 370 addetti e 503 postini, l’accordo sottoscritto a Roma consentirà di aprire la strada per giungere in maniera graduale al pieno rispetto delle norme relative a bilinguismo e proporzionale. Tra i servizi aggiuntivi previsti dall’intesa spicca poi quello che consentirà ai postini di dotarsi di moderni strumenti digitali in grado di rendere molto più rapide e snelle le procedure, a tutto vantaggio della velocità e dell’accessibilità del servizio da parte dei cittadini. A Bolzano e Merano, infine, verrano aperti due punti di ritiro per la sempre più diffusa pratica dello shopping online e dell’e-commerce.

Ancora una volta, l’autonomia speciale viene interpretata a Bolzano in modo dinamico e più efficiente che non a Trento dove, in tema di servizi postali, la qualità è sempre più scarsa, con chiusura degli uffici e la riduzione dei giorni di consegna della posta in tantissime località di montagna.