Friuli Venezia Giulia, la regione stanzia 6 milioni di euro per la digitalizzazione di Pmi e professionisti

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Bolzonello: «favoriamo gli investimenti in nuove tecnologie»

digitalizzazione impreseUn bando, aperto alle piccole e medie imprese di tutti i settori produttivi, inclusi i liberi professionisti, per progetti di investimento in tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) con una dotazione finanziaria di 6 milioni di euro, è stato approvato dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta del vicepresidente Sergio Bolzonello.

Si tratta di un bando che si apre per la prima volta dopo molti anni dalla precedente programmazione e che attua il Por Fesr 2014-20 su investimenti a favore della crescita e dell’occupazione e che, conformemente alle scelte operate nella Strategia regionale di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente del Friuli Venezia Giulia sostiene gli investimenti in coerenza con le aree di specializzazione e con le relative traiettorie di sviluppo attraverso l’attribuzione di punteggi premiali per la definizione della graduatoria. 

La domanda di aiuto può essere presentata dalle ore 9.30 del 15 maggio fino alle ore 12.00 del 15 giugno 2017 per via telematica, esclusivamente tramite il sistema guidato di compilazione e inoltro Front end generalizzato (Feg) accessibile dal sito web della regione. A breve sarà pubblicato sul sito della Regione lo schema della modulistica. Non si tratterà di “click-day”, ovvero tutte le domande presentate dal 15 maggio al 15 giugno saranno valutate ed i contributi saranno assegnati ai progetti che otterranno le migliori valutazioni. L’istruttoria e la concessione degli aiuti spetta alle Camere di commercio, che assegneranno a ciascuna domanda un punteggio in esito all’applicazione dei criteri valutativi previsti dal bando.

Possono essere ammessi agli aiuti i progetti di soluzioni tecnologiche innovative per l’operatività di sistemi di informazione integrati quali le soluzioni ERP/MPR, i sistemi di gestione documentali, i sistemi di customer relationship management (CRM), la tracciabilità del prodotto, le piattaforme di gestione integrata delle funzioni aziendali, gli strumenti di business intelligence e di business analytics, nonché per il commercio elettronico, la manifattura digitale, la sicurezza informatica ed il cloud computing. Sono ammessi anche progetti per soluzioni ed applicazioni digitali che, secondo il paradigma dell’Internet of Things, consentano uno scambio di informazioni tra macchine e oggetti e, novità del bando, progetti presentati da parte delle PMI turistiche per servizi innovativi a favore della clientela.

Sono considerate ammissibili le spese di acquisto e installazione di hardware, apparati di networking, inclusa la fornitura della tecnologia wi-fi, attrezzature, strumentazioni e dispositivi tecnologici e interattivi di comunicazione e per la fabbricazione digitale, nonché l’acquisto e l’installazione di sistemi di sicurezza della connessione di rete; l’acquisto di software e licenze, anche a canone periodico o a consumo limitatamente al periodo di durata del progetto; l’acquisizione di servizi di cloud computing, di registrazione di domini e di caselle di posta elettronica, limitatamente al periodo di durata del progetto, nonché l’acquisizione di servizi informatici anche per attività di controllo e monitoraggio; l’acquisto di sistemi informatici e telematici di gestione aziendali e per applicazioni mobili.

Sono altresì ammissibili le spese per l’acquisizione di servizi di consulenza concernenti l’analisi, la progettazione e lo sviluppo di sistemi informatici e telematici e, nel limite del 30% della spesa ammessa per gli investimenti prima evidenziati, l’acquisizione di servizi di consulenza e di servizi di traduzione dei testi dei siti web.

In linea generale, sono ammissibili le spese per la realizzazione del progetto di investimento sostenute a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda. Tuttavia, qualora la Pmi richieda che gli aiuti per la realizzazione dei progetti di investimento siano concessi in osservanza del regolamento “de minimis”, ai fini del bando sono considerate ammissibili anche le spese pagate e quietanzate a partire dal 1 marzo 2016, se non costituiscono la totalità delle spese complessive per la realizzazione del progetto di investimento, la cui conclusione deve essere comunque successiva alla data di presentazione della domanda.

Il limite minimo di spesa ammissibile per domanda è pari a 3.000 euro, nel caso in cui il richiedente sia una microimpresa (da 0 a 9 dipendenti); 6.000 euro nel caso di una piccola impresa (da 10 a 49); 9.000 euro per una media impresa (50-249). Il limite massimo di aiuto concedibile per domanda è pari a 200.000 euro.