Accordo con il ministero Infrastrutture e trasporti, verso costituzione NewCo Friuli Venezia Giulia e Veneto. L’Ue accende nuovamente il faro sul sistema autostradale italiano in concessione
Scade oggi la concessione ad Autovie Venete per la gestione della rete autostradale del NordEst d’Italia. Grazie a un atto integrativo alla convenzione, stipulato nel 2011, la società può tuttavia usufruire di una “proroga tecnica” continuando a operare pienamente nella tratta in concessione, proseguendo con gli investimenti ritenuti indifferibili dal Commissario per la realizzazione della terza corsia, finché non subentrerà un nuovo gestore.
La proroga è in linea con quanto previsto dal protocollo d’intesa tra ministero delle Infrastrutture, Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, siglato a gennaio 2016, che ha individuato la possibilità di procedere all’affidamento “in house” della nuova concessione a una società esistente o a una nuova società, purché a partecipazione interamente pubblica.
Nel corso del consiglio di amministrazione svoltosi a Trieste, il presidente di Autovie Maurizio Castagna ha ripercorso le principali tappe del lavoro svolto dal 2013, a cominciare dalla revisione del piano economico finanziario, all’analisi delle possibili evoluzioni del rapporto concessorio, fino al reperimento delle risorse finanziarie necessarie a dare certezza e continuità agli investimenti, in particolare alla realizzazione della terza corsia. Friuli Venezia Giulia e Veneto, viste le difficoltà a trasformare Autovie in una società interamente pubblica, hanno optato per la scelta di costituire una “NewCo” alla quale potrà essere affidata la concessione.
Per quanto attiene le risorse, oltre ai contributi di 130 milioni di euro inseriti nella legge di stabilità 2014 e agli ulteriori 30 del decreto “Sblocca Italia”, recentemente sono stati firmati nuovi contratti con Cassa Depositi Prestiti (300 milioni) e con la Banca Europea degli Investimenti per ulteriori 300 milioni, che sommati alle risorse proprie generate dalla gestione, assicurano la copertura dei lavori avviati e di quelli che saranno cantierati a breve. «Un risultato non scontato – ha sottolineato Castagna – ottenuto grazie al continuo supporto della Regione Friuli Venezia Giulia e alla perfetta intesa con la Regione Veneto che ha sempre condiviso le decisioni assunte».
La “NewCo” che dovrà essere costituita avrà sede in Friuli, mantenendo così in loco le entrate derivanti dalle imposte, sarà controllata dalla Regione e composta, oltre che dal Veneto, anche dall’Anas e potrà contare su un patrimonio paragonabile a quello attualmente posseduto da Autovie. «Per procedere alla costituzione della “NewCo” – ha precisato Castagna – risulta che gli azionisti pubblici stiano attendendo un decreto che dovrà essere emanato dal Governo, che definisca in maniera incontrovertibile chi sarà il concedente della nuova concessione autostradale, recepisca i contenuti del Protocollo firmato il 14 gennaio 2016 tra il ministero delle Infrastrutture e le due Regioni e consenta all’Anas di farvi parte».
Intanto, si apprende che la Commissione europea ha nuovamente acceso un faro sulle concessioni autostradali italiane, in particolare per fare luce sulle proroghe in essere e in divenire, oltre che sui passaggi “in house” di Autovie e di Autobrennero. Particolare attenzione viene posta a carico delle concessioni Brescia-Padova dove l’annosa questione del completamento della Valdastico – osteggiata senza motivi (se non quelli dell’ostracismo politico della sinistra ambientalista) dalla provincia di Trento – potrebbe mettere in discussione la concessione attuale fino al 2026. I tecnici dei commissari europei chiedevano una risposta sollecita entro il 31 marzo da parte del Governo italiano, ma questo ha chiesto e ottenuto una proroga per documentare al meglio la sua difesa per evitare l’ennesima procedura d’infrazione a carico dell’Italia.