A Caorle radunata tutta l’esperienza dell’accoglienza
di Gemma Canzoneri
Fiera dell’Albergatore, Fiera Alberghiera, Fiera dell’Alto Adriatico, comunque la si voglia chiamare e comunque sia stata nominata in questi 42 anni, la fiera dedicata al settore ricettivo organizzata a Caorle, continua a riscuotere un ottimo successo, sia di visitatori che di partecipanti.
Nata nel lontano 1970, la fiera alberghiera ha da subito rappresentato un punto di riferimento importante per il settore ricettivo del litorale Adriatico e, anno dopo anno, ha richiamato l’attenzione di realtà sempre più diversificate e dislocate.
300 aziende, 120 stand, 3 marchi importantissimi, eventi ed incontri sono stati la miscela perfetta che ha animato l’edizione 2012 e che anche quest’anno, dagli ultimi 12 anni, ha visto unirsi le località di Caorle e Lido di Jesolo sotto lo stesso tetto, rappresentato in questo caso dal Palaexpomar di Caorle. Per non parlare della presenza dei massimi esponenti politici della regione del Veneto: all’appello del taglio del nastro hanno infatti risposto il governatore Luca Zaia e la presidente della provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto, oltre ai numerosi consiglieri ed assessori come Marino Finozzi, Renato Chisso, Giorgia Andreuzza, Emanuele Prataviera e molti altri.
Nel giorno di apertura, l’argomento più scottante durante il dibattito inaugurale non poteva che essere la redistribuzione dei fondi per il turismo, voluta dall’assessore Finozzi e contrastata dai sindaci del litorale con apri fila Marco Sarto, sindaco di Caorle, e la tanto discussa e rifiutata tassa di soggiorno. Il minestrone dei dissensi legato al settore turistico ha avuto, qui, la sua occasione di ribollire proprio di fronte ai diretti interessati.
A tenere banco tra i principali dibattiti della manifestazione è stata però la provincia di Venezia che ha avuto modo di presentare al pubblico alcuni progetti turistici ed ambientali molto importanti tra cui il progetto ‘Turismo Congressuale’, che ha portato in evidenza gli importanti numeri che questo segmento di turismo potrebbe garantire alle località della provincia e l’operatività con cui presto si inizierà a far funzionare un vero e proprio programma di prenotazione mirato e completo gestito dalla provincia stessa, ed i progetti integrati per l’ambiente come il ‘202020’ per una mobilità plurimodale sostenibile nella provincia di Venezia.
“La tavola rotonda attorno alla quale abbiamo lavorato io e gli assessori Grandolfo, Dalla Vecchia e Prataviera – ha spiegato l’assessore al turismo della provincia di Venezia, Giorgia Andreuzza – ci ha portato alla concretizzazione di un progetto di sviluppo per il turismo lento che agevolasse le località aderenti e rispettasse l’ambiente. Percorsi ciclabili e navigabili, con l’utilizzo di imbarcazioni elettriche di nuova generazione, e riqualificazione di zone utili per il turismo lento, chiamati Master Plan, sono gli obiettivi primari del ‘202020’, realizzabili anche grazie a contributi europei”.
Il bilancio conclusivo della fiera dell’Alto Adriatico è stato positivo e con enorme soddisfazione da parte del presidente della fiera ,Raffaele Furlanis: “nonostante la crisi quest’anno, la fiera ha dimostrato di avere i numeri giusti per il successo. 20% in più di presenze rispetto al 2011, confermati i marchi e le aziende degli ultimi anni, l’unica preoccupazione riscontrata, dal mio punto di vista, riguarda il settore alimentare, nettamente in calo”.