Bologna prima città italiana “Welcome Chinese”

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Welcome Chinese bologna
Siglato protocollo tra il comune e l’ambasciata. «Ora visti più semplici»

Welcome Chinese bolognaBologna è la prima città italiana a ricevere la certificazione ufficiale “Welcome Chinese”. Il protocollo d’intesa è stato siglato nella sala rossa di Palazzo D’Accursio dal sindaco, Virginio Merola, e dall’ambasciatore della Repubblica popolare cinese in Italia, Li Ruiyu. Insieme l’hanno poi illustrato l’accordo alla stampa, con tra gli altri, al sottosegretario del Mibact, Dorina Bianchi e l’amministratore delegato di “Welcome Chinese”, Jacopo Sertoli.

«Negli ultimi anni – ha dichiarato Li Ruiyu – il numero dei turisti cinesi è aumentato costantemente arrivando a diversi milioni di viaggiatori. L’Italia è diventata una delle più grandi destinazioni a livello Europeo e, con questo protocollo, Bologna si configura come capitale e meta europea per i turisti cinesi». L’ambasciatore si è poi augurato che da parte italiana «ci sia una semplificazione nelle procedure di rilascio dei visti, per agevolare la possibilità di viaggiare e semplificare anche altri aspetti relativi alle misure di sicurezza». ‘

“Welcome chinese” è un riconoscimento governativo che permette alle sole strutture così riconosciute di entrare nel mercato cinese in modo diretto attraverso il sostegno della China Tourism Academy. Nel 2016 sono stati 122 milioni i turisti cinesi nel mondo per consumi che hanno raggiunto 109,8 miliardi. Nei prossimi cinque anni i turisti cinesi raggiungeranno i 700 milioni rafforzando ulteriormente quello che è già il mercato turistico più importante del globo. 

In Italia arrivano ogni anno 1,7 milioni di turisti cinesi, un numero destinato a crescere già in questo 2017 con l’ambizione di diventare la prima destinazione europea. E se per Merola la firma del protocollo è «un passo avanti importante per la promozione e lo sviluppo del turismo cinese nel territorio di Bologna e della sua area metropolitana», Bianchi ha ricordato come i due paesi siano state giustamente definite dallo stesso ministro cinese Luo Shugang «due superpotenze culturali. Il protocollo di oggi è la dimostrazione dell’intensa e proficua collaborazione che va avanti da anni». 

Alla firma dell’accordo ha presenziato anche l’ex premier Prodi, ora docente universitario in Cina, che ha definito il protocollo una «firma importante. E’ una porta aperta, un semaforo verde. Oggi abbiamo insistito sugli scambi della Cina verso l’Italia, ma dobbiamo insistere anche sul flusso dell’Italia verso la Cina. Per le imprese e i giovani un legame diretto e forte con la Cena è di estrema importanza. Il flusso turistico è un percorso che cresce attraverso un “tam tam”, non solo attraverso agenzie e strutture: creare per primi uno standard, vuol dire creare per primi il “tam tam”».