In programma pagine di Ravel e di Liszt
Nel 2011, celebrando il duecentesimo anniversario della nascita di Franz Liszt, il pianista francese Bertrand Chamayou, nato a Tolosa nel 1981, proponeva per “Naïve” una registrazione integrale degli “Années de Pèlerinage”. L’iniziativa otteneva immediatamente critiche entusiastiche ed era seguita dalla Gramophone Choice arrivata nel marzo 2012. Era la consacrazione a una carriera brillante per un pianista ora fra i più apprezzati della scena musicale contemporanea che lunedì 23 gennaio (ore 20.45) calcherà il palco della sala dei concerti della Società Filarmonica di Trento per un recital pianistico.
Applaudito sulle scene internazionali, Bertrand Chamayou si è esibito al Théâtre des Champs Elysées, al Lincoln Center, alla Wigmore Hall di Londra e al Festival di Lucerna da solo e con orchestre collaborando con l’Orchestre National de France, la London Philharmonic Orchestra sotto la guida di Pierre Boulez, Neville Marriner, Semyon Bychkov.
In recital cameristici si è affiancato a Sol Gabetta (con la quale ha appena inciso un Cd con musiche di Chopin), Renaud e Gautier Capuçon e Quartetto Ebène alla Tonhalle di Zurigo, alla Festspielhaus di Baden-Baden, alla Philharmonie di Berlino. Per il suo primo concerto a Trento la scelta del programma è stata suggerita dalla sua più brillante discografia: un omaggio, oggi sempre più raro in Italia, alla scrittura pianistica di Ravel, sospesa fra rigore, liricità e piacere cromatico e un richiamo al non solo brillante Franz Liszt capace di mettere in luce le capacità virtuosistiche e l’intelligenza musicale del solista ospite.
A Parigi, 1902, nello studio del pittore Paul Sordes ogni sabato sera si riunisce un gruppo di artisti legati da un vivo entusiasmo per la musica di Debussy, che con la sua opera “Pelléas et Mélisande” aveva da poco destato grande scandalo nella capitale francese. A questo cenacolo chiamato “Les Apaches” appartenevano tra gli altri i compositori Manuel de Falla, Igor Stravinsky e il ventisettenne Maurice Ravel, che durante questi incontri presentò alcuni dei suoi lavori più noti: la “Pavane pour une infante défunte” (Pavana per una principessa defunta), scritta nel 1899 durante gli studi al Conservatorio, “Jeux d’eau” (Giochi d’acqua, 1902) dedicato al suo maestro Gabriel Fauré, la “Sonatine” (1903-5) e “Miroirs” (Specchi, 1904-5), raccolta in cui ciascun brano è dedicato a un amico della cerchia.
Se i “Jeux d’eau” di Ravel si ispirano a “un dio del fiume che ride perché l’acqua gli fa il solletico”, in “Les jeux d’eau à la Villa d’Este” di Liszt domina una dimensione molto più mistica e simbolica. Sullo spartito autografo si legge un passo tratto dal Vangelo secondo Giovanni: “L’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna”, segno di quella svolta religiosa del compositore che ha accompagnato l’ultima fase della sua vita. Il brano fa parte del Terzo anno (1877-82) del grande ciclo pianistico “Années de pèlerinage” (Anni di pellegrinaggio), una terza tappa molto più spirituale rispetto alle prime due intitolate Svizzera (Primo anno, 1848-55) e Italia (Secondo anno, 1846-9). Con slancio romantico Liszt ricorda così i pensieri e i paesaggi vissuti in viaggio: “non scorrevano di fronte ai miei occhi come vuote immagini, ma producevano nella mia anima profonde emozioni, e che fra loro e me si stabiliva una vaga ma immediata relazione, un rapporto indefinito ma reale, una comunicazione inesplicabile ma incontrastabile. Ho provato a presentare in musica alcune delle mie sensazioni più forti e delle mie impressioni più vive”.
Programma
M. Ravel (1875-1937)
Jeux d’eau
Pavane pour une infante défunte
Sonatine
Modéré – Mouvement de Menuet – Animé
Miroirs
Noctuelles (Très léger) – Oiseaux tristes (Très lent) – Une barque sur l’océan (D’un rythme souple) – Alborada del gracioso (Assez vif) – La vallée des cloches (Très lent)
F. Liszt (1811-1886)
Les jeux d’eau à la Villa d’Este, da “Années de pèlerinage. Troisième Année”
Sonetto 123 del Petrarca da “Années de pèlerinage. Deuxième Année”
Miserere du Trovatore da “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi
Venezia e Napoli. Supplemento a “Années de pèlerinage. Deuxième Année”