Goldman: «rilanciata la società grazie a nuovi sponsor. Nuova sede dei concerti alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista»
Di Giovanni Greto
Sembrava tutto finito per la Società Veneziana di Concerti (SVC). E invece, come nelle favole, sono successe cose positivamente impreviste. «Si sono fatti avanti dei privati – ha detto in conferenza stampa il presidente, Angelo Goldmann – che ci hanno chiesto di continuare l’attività offrendoci dei finanziamenti. Inoltre i musicisti, in toto o in parte, hanno rinunciato al loro cachet, pretendendo solo le spese di viaggio e di pernottamento, coperte grazie all’Associazione Veneziana Albergatori, che ospita i musicisti negli alberghi dei propri soci. Un ringraziamento va poi alla Fondazione Levi, che ci mette a disposizione la sede dei nostri uffici».
La SVC è nata nel 1994, su indicazione dell’allora sindaco di Venezia, l’infaticabile opinionista televisivo ed editorialista cartaceo che risponde al nome di Massimo Cacciari, per dare continuità alla stagione di musica da camera, iniziata nel 1984, quando sindaco era quel Mario Rigo, che in un concerto di Carnevale, quello di Scaparro dei tempi belli, quando gli spettacoli non si contavano, tolse dei fogli di carta collocati sopra le corde di un pianoforte (preparato), pensando che fossero scivolati lì per errore. SVC, società senza fini di lucro, si rivolge ai veneziani e ai giovani, nel tentativo di avvicinarli alla musica da camera.
La novità del prossimo anno è l’abbandono del teatro La Fenice, i cui costi di noleggio della sala grande sarebbero aumentati, in favore della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, utilizzata dalla SVC in passato – ricordo a memoria due splendidi concerti con repertorio totalmente differente dell’Hilliard Ensemble negli anni ’90. Il direttore artistico continua ad essere Paolo Cossato, che ha intitolato la stagione “Arcomachìa per Quartetto”. Si tratta di otto concerti in abbonamento, dal 14 gennaio al 10 giugno, tutti dedicati al repertorio per quartetto d’archi. Dopo il Cuarteto Casals che aprirà la rassegna con un concerto di musiche mozartiane e il quartetto Bennewitz (31 gennaio), con scansione bimensile, le manifestazioni si succederanno accogliendo formazioni di fama internazionale: il quatuor Modigliani (20 marzo), già ammirato al palazzetto Bru Zane; il quatuor Akilone (31 marzo); il Venethos ensemble (17 aprile); il Kelemen quartet (3 maggio); l’Arcadia quartet (9 maggio); il quartetto Nous (10 giugno). Fuori abbonamento, ritornano il 24 gennaio The King’s Singers, sestetto esclusivamente vocale, impegnato in un repertorio del XX secolo.
Tutti i concerti iniziano alle 20.00. Vista la capienza limitata della sala (300 posti), la SVC consiglia di acquistare il biglietto per tempo. Gli abbonamenti sono aperti fino al 6 gennaio e sono acquistabili via Internet o previo accordo telefonico con la segreteria della SVC (041-2413105).