Ad ottobre produzione industriale ferma

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grafico indice calo 3d
Dopo il rimbalzo estivo, gli indici si sono azzerati, con 6 su 13 settori manifatturieri in calo. Perdura la negatività dei consumi interni

 

grafico indice calo 3dSecondo la periodica rilevazione Istat, a ottobre 2016 l’indice destagionalizzato della produzione industriale segna una variazione nulla rispetto a settembre. Nella media del trimestre agosto-ottobre 2016 la produzione è aumentata dell’1,6% rispetto al trimestre precedente. Corretto per gli effetti di calendario, a ottobre 2016 l’indice è aumentato in termini tendenziali dell’1,3% (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 22 di ottobre 2015).

Nella media dei primi dieci mesi dell’anno la produzione è cresciuta dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’indice destagionalizzato mensile presenta variazioni congiunturali positive nei raggruppamenti dell’energia (+2,1%) dei beni strumentali (+0,5%) e dei beni intermedi (+0,1%); diminuiscono invece i beni di consumo (-0,9%)

In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano variazioni positive nei comparti dell’energia (+6,4%), dei beni strumentali (+2,0%) e dei beni intermedi (+0,1%). Una variazione nulla segnano invece i beni di consumo (0,0%). Per quanto riguarda i settori di attività economica, a ottobre 2016 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+9,5%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+6,3%) e dell’attività estrattiva (+3,4%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-7,1%), dell’industria del legno, della carta e stampa (-4,2%) e della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-4,0%).

Il dettaglio settoriale mostra che, dei 13 settori manifatturieri, torna a salire a 6 (da 4 il mese precedente) il numero dei comparti in calo in termini tendenziali (corretti per gli effetti di calendario).