A due anni da riconoscimento Igp, produzione a 30.000 tonnellate l’anno
A due anni dal riconoscimento Igp (Indicazione geografica protetta) una Piadina Romagnola su tre ha la certificazione europea, per una produzione complessiva di 30.000 tonnellate. A fornire i dati è il Consorzio di promozione e tutela della Piadina Romagnola, che il 13 dicembre a Riccione per la prima volta chiamerà a raccolta gli Stati generali della Piadina, alla presenza del consigliere del ministro delle Politiche agricole, Mauro Rosati e presenti in qualità di testimonial Carlton Myers e l’attore Maurizio Ferrini.
Il “pane della Romagna” è uno dei capisaldi dell’economia regionale, tanto da fatturare 30 milioni di euro su un valore dell’indotto di circa 100 milioni. I produttori iscritti ai controlli di certificazione Igp sono 22, di cui 6 chioschi e un ristorante. Il numero di addetti di produttori di piadina certificata è di 452, su un indotto generale stimato di 2.000 addetti nel comparto della piadina.
Sul fronte della produzione, la Piadina Igp ha toccato quota 30.000 tonnellate (il 77% nel riminese) con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente (dal 2013 anno di protezione transitoria al 2016). Un dato rende l’idea della crescita esponenziale della Piadina certificata: nel 2014 era 6.768 tonnellate, a fine 2016 arriverà a 12.100 tonnellate.
La sfida del Consorzio nel 2017 è rivolta ai mercati mondiali. Dopo l’antipasto a New York nella “Settimana della Cucina Italiana nel mondo”, il prossimo anno concentrerà l’azione sui mercati di Francia e Germania. A supporto di questo progetto di promozione, il Consorzio ha ottenuto un finanziamento nel bando regionale “Attività di promozione e informazione da gruppi di produttori sui mercati interni”, primo progetto in graduatoria.