A22: l’assemblea dei soci ha dato via libera alla trasformazione della società in “In house”

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Sede A22
Soddisfazione per la compattezza della compagine societaria. La crisi di governo allunga di almeno 6-8 mesi l’iter per il rilascio della concessione

 

Sede A22I soci di Autobrennero si sono riuniti nella sede di via Berlino a Trento per un confronto sull’iter per l’attuazione del protocollo d’Intesa siglato a Roma il 14 gennaio scorso che dovrebbe portare alla firma del contratto di concessione trentennale tra il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e una “società interamente partecipata dalle amministrazioni pubbliche contraenti, espressione dei territori attraversati dalla tratta A22”.

I soci sono stati messi al corrente delle attività compiute fino ad ora e delle scelte strategiche che la società dovrà compiere per dare esecuzione a quanto previsto nel documento. I soci hanno manifestato al consiglio di amministrazione le loro linee di indirizzo, prima fra tutte quella di proseguire l’acquisto delle azioni attualmente in possesso di privati per fare in modo che la società divenga totalmente di proprietà pubblica, condizione essenziale per l’ottenimento “in house” del rinnovo trentennale della concessione.

L’assemblea ha quindi dato mandato al consiglio di procedere con l’elaborazione di un piano economico e finanziario che recepisca un piano di investimenti, peraltro già in fase di definizione da parte della società, per un importo complessivo di 3 miliardi di euro, la maggior parte dei quali (2,6 miliardi) destinato a investimenti infrastrutturali. Tra essi figurano la terza corsia tra Verona e Modena, la corsia dinamica Bolzano Sud-Verona, sovrappassi, barriere antirumore, nuove stazioni autostradali, parcheggi, centri per la sicurezza autostradale, autoparchi e la ristrutturazione delle aree di servizio.  

In continuità con quanto effettuato nel bilancio 2015 e secondo quanto previsto nel protocollo d’intesa la società dovrà inoltre prevedere anche per il 2017, ed eventualmente anche per gli esercizi successivi, il finanziamento trasversale a favore della linea ferroviaria ad alta capacità Brennero-Verona con circa 35 milioni di euro all’anno.

Conclusa la seduta, il presidente di Autostrada del Brennero Spa, Andrea Girardi, e l’amministratore delegato, Walter Pardatscher, hanno espresso «grande soddisfazione per la compattezza della compagine societaria sull’operato della società». Per il presidente della Regione Trentino Alto Adige (maggiore azionista singolo di A22), Arno Kompatscher, «in questa riunione convocata da settimane abbiamo compiuto ulteriori passi che porteranno al rilascio della concessione. I lavori stanno procedendo nei tempi previsti».

Tutto bene, se non fosse per la crisi politica che ha portato al dimissionamento del governo Renzi: con la mancanza di un governo nel pieno delle sue funzioni e con lo spettro delle elezioni politiche anticipate a breve termine, ben difficilmente il procedimento di rinnovo della concessione potrà proseguire, visto che si tratta di provvedimenti che necessitano un esecutivo nel pieno delle sue funzioni. Sempre che lo scenario non si trasformi completamente, visto che alcune forze politiche che attualmente sono all’opposizione spingono perché i privilegi riconosciuti dal governo Renzi ad Autobrennero e al Trentino Alto Adige vengano depotenziati e, tra questi, rientra anche il rinnovo della concessione di A22 senza gara europea. Un governo di “solidarietà nazionale” potrebbe anche rivedere quanto finora magnanimamente concesso da Renzi.