“Mobility conference” della strategia macroregionale Eusalp ad Innsbruck

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Platter: «indispensabile spostare il traffico merci dalla gomma alla ferrovia anche con un pedaggio di corridoio da Monaco a Verona»

 

innsbruck conferenza mobilità eusalpLa gestione dei pedaggi autostradali, il trasferimento delle merci su rotaia, il potenziamento della rete di trasporti pubblici, sono stati al centro del dibattito nella Sala grande del Land Tirol ad Innsbruck, della prima “Mobility conference” promossa dal gruppo di lavoro sulla mobilità (Action Group 4) della strategia macroregionale alpina Eusalp. All’incontro, promosso dall’Euregio Tirolese che è la regione leader del gruppo, hanno partecipato una cinquantina di esperti e rappresentanti istituzionali da tutto l’arco alpino.

«L’obiettivo primario – ha detto il presidente tirolese Günther Platter introducendo l’incontro anche a nome dei colleghi Arno Kompatscher e Ugo Rossi – è promuovere l’intermodalità e il trasferimento delle merci su rotaia. Dobbiamo pensare alla crescita dell’economia ma anche migliorare le condizioni di vita della popolazione residente e mantenere allo stesso tempo anche le possibilità di spostarsi tra i territori». Il governatore tirolese, come poi hanno fatto tutti gli esperti intervenuti, ha insistito sulla necessità di andare oltre le parole con azioni concrete e per questo ha difeso con forza il divieto di transito settoriale entrato in vigore in Tirolo il primo novembre scorso. 

«Solo nel mese di agosto 2016, sull’asse del Brennero il traffico pesante è cresciuto del 15% rispetto all’anno scorso. Tra i vari interventi possibili bisogna ripensare  anche alla politica dei pedaggi e a un pedaggio “di corridoio” tra München e Verona», ha detto Platter, chiedendo con decisione ad Italia, Austria e Germania di accelerare per quanto riguarda il finanziamento delle tratte di accesso al Tunnel di base del Brennero. 

«Per promuovere una mobilità sostenibile che tuteli le nostre aree – ha sottolineato l’assessore alla mobilità altoatesino, Florian Mussner – c’è bisogno di rafforzare una collaborazione tra tutti i livelli e appellarsi alla solidarietà tra tutti gli Stati aderenti all’Unione europea». Arrivando ai progetti concreti per migliorare la mobilità transfrontaliera è già in fase avanzata lo studio di fattibilità di un collegamento ferroviario tra val Venosta, Engadina e Landeck. «E’ più di un’idea – afferma Mussner – i tecnici ci stanno lavorando da qualche anno. Nonostante la Svizzera non sia un Paese membro sono anche possibili finanziamenti europei. Il progetto a lungo termine è un collegamento diretto tra la Svizzera e Venezia». Stando allo studio di fattibilità «i costi potranno variare – chiarisce il tecnico Ovidio Martini – tra un miliardo e 1,4 miliardi». La tratta dovrebbe collegare Malles con Scuol/Schuls nei Grigioni attraverso un tunnel lungo circa trenta chilometri. «Ma un altro progetto concreto importante di Eusalp – aggiunge la direttrice della ripartizione trasporti della Provincia di Bolzano, Carmen Springer –  è la creazione di una piattaforma unica per attingere a informazioni sui trasporti nell’area alpina. E in prospettiva, poi, l’obiettivo sarà di avere un unico ticketing».

L’assessore ai trasporti del Trentino, Mauro Gilmozzi, ha prima di tutto sottolineato l’importanza della collaborazione a livello euroregionale: «non è facile conciliare le esigenze dell’economia e dell’ambiente. Le stesse politiche europee non sono sempre lineari, per cui magari un divieto viene approvato da un settore dell’amministrazione Ue e osteggiato da un altro che si occupa della libera concorrenza. Noi possiamo però fare del nostro meglio per migliorare l’intermodalità e per questo credo che, in accordo con la Provincia di Bolzano, dobbiamo puntare a sviluppare l’unico interporto che abbiamo, che è quello di Trento, per trasferire le merci dalla gomma alla rotaia. E un altro progetto importante che potrebbe ridurre il traffico nel corridoio sarebbe quello di prevedere un collegamento ferroviario tra la linea del Brennero e l’alto Garda».

Marco Onida, già segretario della Convenzione delle Alpi ed oggi funzionario presso la Commissione europea, ha spronato gli organizzatori del gruppo di lavoro ad osare maggiormente sul piano istituzionale. «I confronti a livello locale e fra tecnici – ha detto Onida – sono molto importanti, ma per fare dei passi concreti importanti, dal momento che quella sui trasporti è una competenza statale, sarebbe necessario coinvolgere in questo gruppo di azione di Eusalp i ministeri dei trasporti degli Stati membri».

Eusalp è la quarta strategia macroregionale riconosciuta ufficialmente da Bruxelles dopo quelle dell’area baltica, del Danubio e della regione adriatica-ionica. Coinvolge Italia, Austria, Francia, Germania, Slovenia e due Paesi extra UE (Liechtenstein e Svizzera) e interessa una popolazione complessiva di 70 milioni di abitanti – 14 milioni dei quali vivono in aree di montagna – suddivisa tra 48 Regioni, tra cui Alto Adige, Trentino, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.