“Il gioco” in mostra al Centro Culturale Candiani di Mestre-Venezia

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pepi merisio il gioco
Esposte fotografie a giocattoli alla ricerca del tempo passato dal corpus di Pepi Merisio

 

pepi merisio il giocoFotografie (vintage e modern print), decine di giocattoli e un ricco calendario di appuntamenti per adulti e piccini sono le componenti del progetto ideato dal Centro Culturale Candiani e realizzato in collaborazione con Shots Gallery, Archivio della comunicazione del comune di Venezia, Museo dell’Educazione Dipartimento FISPPA Università degli studi di Padova, IRE Istituzione di Ricovero e di Educazione, La Gondola circolo fotografico Venezia, FAST Foto archivio trevigiano.

“Il gioco” di Pepi Merisio costituisce il nucleo centrale della mostra che sarà inaugurata nella sede del Centro a Mestre-Venezia venerdì 11 novembre (ore 18.00) lavoro di un grande Maestro che con semplicità e grandezza ha ritratto, in viaggio per l’Italia, momenti di gioco come elemento fondamentale nella vita dei bambini e degli adulti. 

Per Merisio all’epoca erano sicuramente momenti di vita “puri”, come dettava proprio la poetica Neorealistica e la tendenza fotografica e reportagistica di quegli anni, per noi oggi diventano documenti assoluti di tutta una tipologia e un’essenza del gioco che in parte non esiste più, e in parte si è radicalmente trasformata, lasciando spazio come molta della nostra vita negli ultimi anni, ai nuovi mondi digitali.

Non esiste un quando e un dove: dalla processione della domenica delle palme alle Necropoli, da Piazza Navona a Roma, a Piazza San Marco a Venezia, dal cortile interno della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano, il gioco prende forma, in maniera spontanea e quasi innocentemente dissacrante anche in luoghi oggi considerati icone dell’arte e della storia, quinte impensabili oggi per scene di questo tipo.

Vera e propria mostra nella mostra, la sezione “Giochi perduti” dedicata a Venezia con oltre cinquanta immagini provenienti dal Fondo Fotografico Tomaso Filippi, l’Archivio storico del Circolo Fotografico La Gondola, il Fondo Reale Fotografia Giacomelli e il Fondo Borlui del FAST.

C’è chi gioca a calcio in Campiello de le strope e c’è chi si tuffa nei rii cittadini, una bimba salta la corda in Campo Squellini… Ma c’è anche il gioco delle bocce al Lido di Venezia -gli sfidanti in divisa elegante e impeccabile- il gioco delle carte, la lotteria con il coniglio alla Festa dell’Unità di Favaro e poi ancora le giostre e il nascondino… 

Le fotografie evocano le grida dei bambini, le voci delle persone, i rumori di una Venezia “perduta”, quella dei giochi tradizionali, e il racconto per immagini sottrae così al passato un frammento di vita della nostra città. 

I giocattoli provenienti dal Museo dell’Educazione dell’Università di Padova e da collezione privata completano un percorso pensato come invito a riscoprire e riflettere  sul “tempo passato”, ma anche come stimolo ad “esplorare“ il mondo del gioco contemporaneo con spirito propositivo e creativo. Un ricco calendario di appuntamenti per adulti e piccini completa una operazione identitaria piuttosto che nostalgica.