Ospedale di Conegliano, inaugurata la nuova anatomia patologica

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Ospedale conegliano inaugurazione nuova anatomia patologica zaia con personale
Zaia: «70.000 esami all’anno per diagnosi precise e cure migliori»

 

Ospedale conegliano inaugurazione nuova anatomia patologica zaia con personaleInaugurato a Conegliano il rinnovato repato di anatomia patologica del locale ospedale grazie ad un investimento di 1.420.000 euro da parte della regione del Veneto. Al taglio del nastro il governatore Luca Zaia accompagnato dal Vescovo Corrado Pizziolo, che ha benedetto la struttura, il Sindaco Floriano Zambon, il Commissario dell’Ulss 7 Francesco Benazzi.

Si tratta di un laboratorio realizzato con tutte le più moderne tecnologie, su una superficie di 800 metri quadrati organizzati per ospitare anche i laboratori di citologia e immunoistochimica, locali idonei alle inclusioni, taglio, colorazione, refertazione, ambulatori e studi medici.

«Settantamila esami all’anno significano altrettanti malati che possono avere esami perfetti, una diagnosi accurata, le cure migliori. Da qui partono praticamente tutti i percorsi terapeutici e comincia davvero la battaglia contro il cancro. Inauguriamo un reparto senza letti, ma con tanta professionalità e tecnologia. Questi uomini e donne, questi muri, queste macchine, sono la genesi della cura – ha detto soddisfatto Zaia -. Qui si stanno già sperimentando con successo le sinergie virtuose derivanti dal fatto che la nuova riforma della sanità regionale, che mi auguro sia arrivata alla stretta finale in Consiglio regionale, istituisce a Treviso l’Ulss unica. Ci saranno più servizi e migliore organizzazione, ma nessun taglio sulle strutture – ha tenuto a precisare il Governatore – ma un loro sviluppo legato agli investimenti e alla specializzazione».

«Anche in questo territorio – ha punzecchiato Zaia – ci sono i premi Nobel che si dicono sicuri di chiusure e ridimensionamenti tra Conegliano e Vittorio Veneto: niente di tutto questo. Per i due ospedali abbiamo un’idea di crescita e rafforzamento sostenuta dalla volontà di fare nuovi investimenti come l’Anatomia Patologica di oggi. Il tutto spingendoci sulla strada dell’iperspecializzazione, che è quello che chiedono i cittadini. Significa che ogni ospedale avrà le sue eccellenze e per queste sarà potenziato e organizzato nell’ottica di dare al territorio tutto il meglio. E niente chiusure – ha concluso Zaia – per le maternità pur dovendo lavorare verso la perfezione, che significa avere anche tutte le specialità di appoggio a una nascita in caso di problemi».