Lamborghini in Giappone per rafforzare collaborazione sul carbonio

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Lamborghini fibra di carbonio stefano domenicali
Domenicali: «con Urus raddoppieremo a produzione»

 

Lamborghini fibra di carbonio stefano domenicali«Abbiamo delle sfide che ci faranno cambiare dimensione: quest’anno avremo un record di vendite con i modelli Aventador e Huracan, ma ci stiamo preparando per la Urus: che vorrà dire un raddoppio della produzione, e quindi dobbiamo dimensionare tutta la struttura, la rete di vendita, l’assistenza. Grande entusiasmo, grande voglia di fare, non solo mia ma da parte di tutte le donne e gli uomini della nostra azienda» ha detto l’amministratore delegato di Lamborghini, Stefano Domenicali, nel corso della presentazione a Tokyo, alla Meiji Memorial Picture Gallery, dell’evento esclusivo della Casa di Sant’Agata Bolognese dedicato alla fibra di carbonio, in cui il costruttore auto è leader a fronte di una ricerca trentennale nello sviluppo e l’utilizzo di materiali leggeri di ultima generazione.

Il reparto ricerca di Automobili Lamborghini collabora da oltre vent’anni con le industrie giapponesi nell’ambito dell’ampliamento dei materiali compositi, e diverse aziende nipponiche hanno contribuito in questi anni all’evoluzione delle vetture Lamborghini, partecipando attivamente alle attività svolte nei centri di sviluppo di Sant’Agata Bolognese (Acrc) e Seattle (Acsl). «Il Giappone è un mercato importantissimo per noi, qui vendiamo oltre 300 autovetture, tra i top 3 al livello mondiale – ha spiegato Domenicali, è un paese dove la passione per le nostre automobili è sempre esistita». 

Il Giappone contribuisce al 60% della fibra di carbonio prodotta al mondo, e dal 2008 il dipartimento di ricerca e sviluppo della Lamborghini collabora stabilmente con le aziende nipponiche per l’evoluzione di materiali compositi. «Il composito rappresenta il fiore all’occhiello dell’asse italo giapponese sulla ricerca avanzata – ha affermato Domenicali -. Siamo l’unico costruttore di automotive che produce interamente il ciclo del carbonio. Stiamo investendo in questa nuova tecnologia che si chiama “Carbon forged” che rappresenta uno gradino evolutivo importante, ed ovviamente queste sfide non si possono affrontare da soli. Non a caso abbiamo aperto due mesi fa il laboratorio a Seattle e continuiamo collaborazioni significative con la Boeing. Parliamo di eccellenze in un materiale che rappresenta per noi il futuro e sui cui continueremo a investire tanto».

L’evento di Tokyo ha rappresentato l’occasione per introdurre il sistema di automazione per tecnologie e processi di stampa CFRP, sviluppato in collaborazione con Mitsubishi Rayon. Un processo caratterizzato da un maggior livello di automazione produttiva e più adatto a produzioni su larga scala. Al termine della presentazione l’amministratore delegato della Lamborghini ha firmato un memorandum di intesa con il presidente di Mitsubishi Rayon Hitoshi Ochi. Domenicali ha fatto anche un bilancio della sua esperienza al timone dell’azienda di Sant’Agata. «Vedo l’entusiasmo di gente giovane che ha voglia di guardare avanti. Ci siamo stabilizzati con un prodotto che finalmente è all’avanguardia qualitativamente, e riconosciuto a livello di design». E il ricorso massiccio al carbonio anche per il nuovo Suv Urus potrebbe essere la quadratura del cerchio tra l’esigenza di elevate prestazioni, grande abitacolo e peso leggero, per distinguersi anche dalla concorrenza della “cugina” Cayenne (Porsche e Lamborghini fanno parte dell’identico gruppo Volkswagen) che stazza decisamente oltre le due tonnellate di peso.