Jens Woelk nominato vice del presidente Giandomenico Falcon. Sette nuclei tematici su cui lavorare nei prossimi mesi
Nel pomeriggio di lunedì 12 settembre la Consulta per la riforma dello Statuto di autonomia speciale si è riunita per la prima volta. Il presidente Giandomenico Falcon ha aperto i lavori ricordando che la Consulta ha 120 giorni per lavorare ad un documento preliminare di riforma dello Statuto, su cui aprire la fase partecipativa.
All’ordine del giorno la nomina del vicepresidente e una prima discussione su temi, obiettivi e metodo di lavoro. Con il pieno accordo dei componenti della Consulta sull’utilità di arrivare alla scelta del vicepresidente nella seduta odierna, è stata sottolineata l’opportunità che sia mantenuta terzietà del ruolo. Nel corso degli interventi alcuni componenti della Consulta hanno proposto come vicepresidente un rappresentante delle minoranze linguistiche, altri hanno sottolineato l’opportunità che fosse espressione della società civile, altri ancora che fosse importante scegliere una figura femminile e garantire dualità in questo senso. A conclusione, con votazione segreta, risulta eletto vicepresidente Jens Woelk, referente della Conferenza delle minoranze linguistiche, con 14 voti, mentre Barbara Poggio, referente dell’associazionismo trentino, ottiene 9 preferenze.
L’incontro è proceduto esaminando obiettivi e nuclei tematici su cui concentrare l’attività della Consulta nei prossimi mesi. «Ho pensato ad una scansione di temi – ha detto Falcon – per arrivare ad un documento discorsivo, non troppo complesso, che possa sollecitare l’interesse e la partecipazione della comunità trentina. Per ognuna delle nostre prossime sedute, indicherei uno di questi ambiti tematici. In questo modo, a fine riunione potremmo avere ogni volta un documento che registra diverse opinioni e idee. Questo documento potrebbe essere reso pubblico, in modo da aprire la partecipazione dei cittadini anche prima della scadenza dei 120 giorni».
Sette i nuclei tematici proposti da Falcon: (1) Territorio, popolazione, caratteri, tradizioni, valori di autogoverno, Euregio; (2) Province autonome e Regione; (3) Tutela delle minoranze linguistiche; (4) Ambiti e competenze di autonomia, partecipazione alle decisioni statali e UE; (5) Comuni e forme associative (inclusa partecipazione alle decisioni del livello provinciale e regionale); (6) Istituti di democrazia diretta e partecipativa, principi di amministrazione; (7) Risorse e vincoli finanziari. I componenti della Consulta hanno proseguito la discussione riconoscendo l’importanza dei temi proposti. Trasversale a questi, viene posto l’accento sui fondamenti dell’autonomia e le ragioni della specialità regionale.
Alcuni hanno sottolineato l’importanza di lavorare ad un preambolo da inserire nello Statuto in modo da esplicitarne l’anima. Si è detto che i nuclei tematici potranno essere approfonditi attivando gruppi di lavoro dedicati, seguiti in particolare da chi ha interesse o competenze specifiche. I componenti della Consulta potranno presentare anche contributi scritti, in modo da avere materiale di discussione e confronto. Nel corso della discussione sono state affrontate molteplici questioni: come e quando sviluppare una relazione con la Convenzione di Bolzano, che ha avviato un percorso di riforma dello Statuto; come e quando avviare il processo partecipativo, tenendo conto anche dei gruppi organizzati e delle associazioni.
La Consulta si riunirà ogni quindici giorni, il lunedì pomeriggio, per otto sedute complessive e i temi che verranno trattati nelle prossime sedute saranno resi pubblici per alimentare il confronto e l’interesse sui lavori della Consulta. La prossima seduta riguarderà le problematiche e i fondamenti dell’autonomia con un intervento introduttivo del prof. Pombeni.