Stevanato Group, prima semestrale 2016 in forte crescita (+40,6%)

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Famiglia Stevanato da sin Franco Sergio Marco Stevanato
L’azienda padovana si rafforza mediante acquisizioni all’estero e alla realizzazione di un nuovo impianto in Brasile

 

Famiglia Stevanato da sin Franco Sergio Marco StevanatoContinua il percorso di crescita per Stevanato Group, specializzato in prodotti, processi e soluzioni per l’industria farmaceutica (packaging da tubo vetro, sistemi in plastica stampati ad iniezione, macchinari per la trasformazione del tubo vetro e sistemi di ispezione, apparecchiature per assemblaggio e soluzioni per la serializzazione), che conta oltre 3.000 dipendenti e che è attivo in due aree di business, Pharmaceutical Systems e Engineering Systems, che operano in stretta sinergia, commercializzando i suoi prodotti in 150 Paesi del mondo.

Nel primo semestre di quest’anno il Gruppo ha registrato un incremento dei ricavi, sia grazie alla crescita organica del core business ma anche per effetto dell’acquisizione della danese SVM Automatik – specializzata in apparecchiature per assemblaggio e serializzazione – e di Balda, attiva nella produzione di sistemi in plastica stampati ad iniezione e dispositivi medici. Il Gruppo ha chiuso il primo semestre del 2016 con un fatturato consolidato di 218,8 milioni di euro (rispetto ai 155,6 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno), in crescita del 40,6%. 

«I primi sei mesi di questo esercizio sono caratterizzati dall’impatto delle acquisizioni che abbiamo effettuato a inizio anno, ovvero quella di SVM Automatik e di Balda, i cui risultati sono stati consolidati a partire dal 1 gennaio – commenta Franco Stevanato, amministratore delegato di Stevanato Group. – Siamo soddisfatti perché abbiamo continuato a mantenere una crescita organica delle nostre attività in linea con le previsioni e l’andamento degli scorsi esercizi, a prescindere dalle acquisizioni». 

Nel primo semestre 2016, l’EBITDA del Gruppo ha raggiunto quota 49 milioni di euro, contro i 38,6 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno, incidendo per il 22,4% sui ricavi.
L’EBIT è stato pari a 27,9 milioni di euro (12,7% sui ricavi), in crescita rispetto ai 25,3 milioni di euro del primo semestre dell’esercizio precedente. 

La posizione finanziaria netta, al 30 giugno 2016 era invece negativa per 195,2 milioni di euro (rispetto ai -73,5 milioni di euro dello scorso anno). L’incremento dell’indebitamento è ascrivibile ai consistenti investimenti realizzati dal Gruppo per le nuove acquisizioni e la realizzazione del nuovo stabilimento produttivo in Brasile, funzionali al progetto di crescita legato anche alla strategia di sviluppo nel segmento dei sistemi integrati per la somministrazione dei farmaci. 

«In particolare il settore dei contenitori in vetro ad uso farmaceutico, che rappresenta il nostro core business, ha continuato a registrare un buon andamento dei prodotti sterili, ovvero flaconi e tubofiale – continua Franco Stevanato -. Per quanto riguarda i mercati, hanno continuato a performare molto bene in particolare il Nord e il Sud America e l’Asia». 

Per il Gruppo, il primo semestre di quest’anno è stato caratterizzato dall’avvio delle operazioni di integrazione delle nuove società che sono entrate a far parte del perimetro del Gruppo e che hanno portato ad espandere ulteriormente l‘attività con nuovi stabilimenti produttivi in Germania, Romania e Stati Uniti. 

«Il periodo è stato particolarmente intenso perché abbiamo iniziato a porre le basi per lo sviluppo della nostra strategia, che prevede per il futuro di ampliare il portafoglio prodotti, unendo all’offerta attuale i sistemi integrati per la somministrazione dei farmaci, spostandoci nella fascia più alta della catena del valore aggiunto – conclude Stevanato –. Continuiamo inoltre ad investire in ricerca e sviluppo, investimenti che ammontano ogni anno al 4% dei nostri ricavi». 

All’inizio di febbraio, inoltre, Stevanato Group ha avviato i lavori per la costruzione del nuovo sito produttivo di Sete Lagoas in Brasile (per il quale è stato previsto un investimento di circa 30 milioni di euro), che sarà operativo nei primi mesi del 2017, che andrà ad aggiungersi agli impianti di Piombino Dese e di Latina in Italia, e ai siti produttivi in Danimarca, in Slovacchia, in Germania, in Romania, in Messico, in Cina, negli Stati Uniti.