«Occorre incentivare ulteriormente l’innovazione dell’offerta»
Dopo l’estate 2015, ricordata come una delle migliori degli ultimi anni, nel terzo trimestre 2016 è stata rilevata un’ulteriore crescita dei flussi turistici in Emilia Romagna. Oltre alla domanda italiana, che aumenta in maniera importante in questo trimestre, la spinta alla crescita è arrivata anche dai numerosi turisti stranieri che hanno soggiornato nelle diverse località regionali. In recupero anche il fatturato delle imprese. Questi, in sintesi, i risultati dell’indagine svolta dal 22 agosto al 2 settembre dal Centro Studi Turistici di Firenze, per conto di Assoturismo Confesercenti Emilia Romagna, su un campione di 720 strutture ricettive della Regione.
Nel trimestre estivo (giugno-luglio-agosto) i risultati dovrebbero segnare un aumento di presenze del 3,1%, mentre il volume d’affari delle imprese è stimato al +1,3%. Tutto il settore ha beneficiato delle ottime condizioni climatiche, soprattutto in luglio e agosto (e delle situazioni d’insicurezza in molte aree mondiali), che probabilmente hanno inciso sull’importante recupero delle vacanze degli italiani, anche se non è mancata la domanda estera. I risultati peggiori sono stati registrati in giugno, mentre in luglio e agosto si è assistito ad un aumento di arrivi e presenze.
In generale la stima dei risultati del trimestre è del +2,9% di italiani e del +3,4% di stranieri, con un valore totale pari al +3,1%. «Il buon risultato della stagione turistica estiva – afferma Stefano Bollettinari, direttore Confesercenti Emilia-Romagna – giunto peraltro dopo un inizio difficile e un buon recupero nei mesi di luglio e agosto, è significativo soprattutto perché viene raffrontato a una stagione positiva come il 2015, ma visto che anche quest’anno hanno giocato favorevolmente i fattori geopolitici, non va considerato un dato acquisito. Occorre, dato il forte cambiamento della domanda di questi ultimi anni, continuare a migliorare la nostra offerta turistica, sia dal punto di vista della qualità ambientale, dei servizi e delle infrastrutture per la raggiungibilità delle nostre destinazioni».