Trentino 140 milioni in tre anni per la formazione professionale

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I giovani che compiono 15 anni potranno contemporaneamente studiare e lavorare

 

cfp giovani formazione professionale47 milioni di euro all’anno a regime, per un totale di quasi 140 milioni di euro per l’intero triennio. Sono questi gli importi stanziati dalla Giunta provinciale di Trento per il programma triennale della formazione professionale trentina.

«La filiera scuola-lavoro rappresenta, assieme al trilinguismo e al tema dell’inclusività, uno dei tre assi della legislatura – ha spiegato il governatore Ugo Rossi – per questo abbiamo investito con convinzione per il prossimo triennio nella formazione professionale, un ambito in cui il rapporto istruzione-lavoro si rafforza sempre più, creando interessanti opportunità per i nostri ragazzi. Questo settore riguarda 340 classi, per un totale di circa 6.000 studenti e 590 docenti. Si tratta del primo Programma inclusivo che comprende la formazione professionale, i Poli di filiera e il raccordo con l’Università». 

L’approvazione del programma triennale, oltre a un cospicuo investimento in risorse, ha riguardato anche l’introduzione di importanti novità che ampliano l’offerta formativa e delineano la volontà di rafforzare ulteriormente il sistema scolastico e formativo, sviluppando competenze fortemente connesse con il sistema imprenditoriale, al fine di generare una spinta innovativa al sistema economico del territorio. In particolare vengono potenziati: l’Alta formazione professionale, ora equiparata alla formazione terziaria non accademica; i corsi annuali per l’esame di Stato (CAPES); l’offerta dei percorsi per adulti e, infine, l’offerta formativa della formazione professionale viene adeguata per garantire un progressivo avvicinamento alle esigenze del mercato trentino e allo sviluppo del modello duale.

Il nuovo assetto prevede forme di incentivazione all’alternanza scuola-lavoro, in cui il ragazzo sia oltre che studente, lavoratore: questo l’obiettivo del protocollo unitario che il Trentino, prima regione in Italia, sottoscrive con le categorie produttive e i sindacati per la regolazione degli aspetti economici e giuridici del contratto a seguito del Jobs Act nazionale. 

«La sottoscrizione di questo accordo rappresenta un importante passo per la realizzazione degli obiettivi di collegamento scuola-lavoro di questa Giunta – ha sottolineato il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro della provincia di Trento, Alessandro Olivi. – Si tratta del primo accordo di questo tipo a livello nazionale sottoscritto dall’Ente pubblico, dalle associazioni dei datori di lavoro e dalle organizzazioni sindacali con la finalità di introdurre misure concrete per ampliare l’offerta formativa e rafforzare il collegamento tra scuola e mondo del lavoro». 

A partire dal mese di settembre, i ragazzi con almeno 15 anni di età potranno essere iscritti a scuola e contemporaneamente lavorare. L’azienda che li assume potrà, oltre che beneficiare di sgravi contributivi, retribuire il ragazzo durante l’attività lavorativa, perché in “addestramento professionale”.

«Si tratta – ha sottolineato Olivi – di un sistema duale che in Trentino vogliamo realizzare seriamente. Finora ha avuto una scarsa appetibilità per le imprese, a causa dei costi e di una burocrazia disincentivante. Adesso invece la parte formativa sarà a carico soprattutto delle scuole e l’aspetto economico diventa incentivante». Durante le ore di formazione a scuola il ragazzo non sarà retribuito e sarà poi riconosciuto un ulteriore sgravio retributivo per circa 400 ore dedicate all’addestramento professionale in azienda (per queste ore il datore di lavoro pagherà solo il 10% della retribuzione). Per i ragazzi più impegnati, che a scuola otterranno valutazioni equivalenti o superiori all’8, dimostrando quindi particolare impegno sia nello studio che nel lavoro, è previsto un incentivo economico pari al 10%. Dal prossimo settembre in Trentino l’apprendistato sarà inoltre possibile sia con contratti stagionali, sia con contratti in somministrazione. 

Grazie ai recenti accordi sottoscritti dal Trentino con il ministero del Lavoro, le imprese trentine che ospiteranno apprendisti potranno inoltre partecipare al bando “Fixo Italia Lavoro”, per ottenere un contributo alla formazione fino a 3.000 euro e attivare, in collaborazione con la Camera di commercio, un portale in cui le aziende possono dichiarare la disponibilità ad accogliere degli apprendisti. A siglare il protocollo sono stati l’associazione Albergatori, l’associazione Artigiani e piccole imprese, la Coldiretti, la Confcommercio imprese, la Confindustria, la Federazione trentina della cooperazione, insieme alla Triplice sindacale.