Il NordEst a pieno titolo all’interno della nuova realtà europea
Con la formale approvazione da parte del Consiglio europeo, Eusalp, la Macroregione alpina di cui fanno parte 7 stati, 48 regioni e 70 milioni di abitanti è diventata una realtà pienamente operativa. Eusalp comprende le regioni che fanno parte dell’arco alpino in Italia, Austria, Germania, Francia, Slovenia, Svizzera e Liechtenstein ed è la quarta strategia euroregionale riconosciuta dall’Unione Europea dopo Baltico, Danubio e la Regione Adriatico-Ionica. Il NordEst è a pieno titolo all’interno di questa nuova realtà.
«E’ un tentativo che l’Europa consente a diverse regioni, alpine in particolare, di poter sperimentare modalità di governance che vadano al di là dei meccanismi soliti delle regioni e degli Stati nazionali – spiega il presidente della provincia di Trento, Ugo Rossi – per stare in un ambito sovranazionale e sperimentare quindi modelli di “piccola Europa”, cercando di favorire conoscenza reciproca ed innovazione attraverso il sistema delle buone pratiche. Sui grandi temi – aggiunge Rossi – come quelli della conservazione dell’ambiente alpino, della sua valorizzazione, del traffico, del ruolo della regione alpina dentro l’Europa e del suo rapporto con le aree metropolitane si cerca di sviluppare una linea politica coordinata. Il Trentino e l’Euregio sono nella Macroregione alpina a pieno titolo, in particolare come Euregio stiamo cercando di poter essere punto di riferimento dell’intera macroregione, avendo già un ufficio comune, sovranazionale, a Bruxelles».
In Eusalp, la provincia di Trento coordina l’azione 3, che ha l’obiettivo di migliorare l’adeguatezza della forza lavoro, dell’istruzione e della formazione nei settori strategici. Il tavolo, coordinato da Boglarka Fenyvesi-Kiss, si è riunito due volte e vedrà il suo prossimo appuntamento a Stoccarda il 26 e 27 ottobre, in occasione di Global-connect , fiera per l’export e l’internazionalizzazione.
L’azione 3 si concentrerà su tre temi: l’alternanza scuola-lavoro, le forme alternative di apprendimento ed una piattaforma di formazione a distanza (e-learning). Nell’ambito di Eusalp non vengono presentati progetti, che si sviluppano invece all’interno del programma Spazio alpino, ma si punta sull’armonizzazione normativa, sul guardare e capire.
«Ad esempio sull’alternanza scuola-lavoro – spiega Fenyvesi-Kiss – i sistemi tedesco ed austriaco non sono mutuabili, perché nel modello del mondo tedesco è l’azienda ad avere un ruolo prioritario, in quello italiano invece è in capo alla scuola. Cerchiamo di capire quali esperienze sono mutuabili per migliorare il nostro sistema». Nell’ambito delle forme alternative di lavoro e apprendimento il Trentino presenterà il progetto “Telepat”, il telelavoro che sta coinvolgendo 402 dipendenti della Provincia, suddivisi in 189 in modalità domiciliare, 104 da telecentro, 35 in “telelavoro agile”, 74 in “telelavoro mobile”. «Vorremmo confrontarci con progetti simili – aggiunge Fenyvesi-Kiss – raccomandandone la speciale utilità per il territorio alpino, in termini di tempi di lavoro, rispetto dell’ambiente e con riguardo all’invecchiamento del personale».
Il terzo elemento è costituito dall’e-learning, con l’idea di costruire una piattaforma comune con contenuti per la formazione accessibili a tutti all’interno dello spazio alpino. Uno strumento che potrebbe essere utilizzato ad esempio in futuro dalle agenzie per il lavoro per curare i corsi di ricollocazione dei lavoratori disoccupati o in mobilità. La provincia di Trento è direttamente coinvolta anche nell’azione 4 di Eusalp, coordinata dall’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, quella che si occupa di interoperabilità e intermodalità del trasporto di passeggeri e merci.