Rifiuti dalla Puglia a Ferrara: sit-in della Lega Nord davanti all’inceneritore

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Fabbri: «ci batteremo, diciamo no e poi no, e ancora no, per ragioni ambientali, amministrative e politiche»

 

alan fabbriSI fa sempre più decisa l’opposizione delle minoranza in Consiglio regionale dell’Emilia Romagna contro la decisione della Giunta regionale di importare 20.000 tonnellate di rifiuti dalla Puglia per incenerirle negli impianti della regione.

Per il capogruppo della Lega Nord Alan Fabbri «un aiuto istituzionale? Bonaccini non scherzi, Ferrara non accoglierà i rifiuti della Puglia per permettere al Pd di sedare provvisoriamente le proprie lotte intestine. Non abbiamo intenzione di pagare le conseguenze della malagestione dei rifiuti in Puglia. Dopo esserci opposti duramente all’invio di rifiuti dalla Campania, ora faremo altrettanto».

Non ha dubbi l’esponente leghista sulla questione rifiuti, mentre manifesta, insieme al Movimento Giovani Padani, davanti al termovalorizzatore di Via Cesare Diana 44 a Ferrara. Da metà luglio alla prima settimana di settembre, il termovalorizzatore di Ferrara dovrebbe ricevere 12.000 tonnellate di rifiuti dalla Puglia, in primis da Brindisi, bloccata per un inceneritore sequestrato dalla magistratura, aumentando così del 10% annuo la quantità di materiale incenerito. «La Lega Nord non ci sta – tuona Fabbri – daremo battaglia, con altri sit-in, ma anche in Regione. Non è una questione di natura ideologica, ma di genere ambientale, amministrativo e politico. E’ assurdo che gli enti locali, i cittadini ed Hera, azienda delegata alla raccolta dei rifiuti, si impegnino in nome dell’ambiente, per poi bruciare della roba che viene da fuori regione, e chissà per quanto tempo vorrebbero rifilarcela».

Secondo Fabbri «passando al “NO” di natura amministrativa non è giusto che le regioni virtuose debbano venir penalizzate da quelle non virtuose come la Puglia. Questo centralismo non ci sta bene, se alcune regioni non riescono a sistemare le loro questioni interne, legate a mafie varie, sequestri e problemi intestini che finiscono con il bloccare anche lo smaltimento dei rifiuti, non ha giusto che ne paghino le conseguenze quelle regioni che invece fanno le cose per bene». Poi, il “NO” politico: «se Bonaccini  – afferma Fabbri – vuole usare la questione rifiuti per mettere a tacere le voci fuori dal coro del suo partito con dei contentini a spese dei cittadini e mettere tutti d’accordo, devo dargli una brutta notizia: forse non si è accorto che il Pd ferrarese è del tutto spaccato sulla questione. E che la Lega Nord non molla. Anzi. Siamo pronti a combattere: faremo un sit-in ai primi arrivi dei rifiuti, e tuteleremo i cittadini e la loro salute, strettamente legata all’ambiente in cui vivono, in ogni sede».