Approvata la norma di attuazione dello Statuto speciale di autonomia che prevede il passaggio della delega dallo Stato alla Regione (e alle due province autonome)
Nuovo passo avanti per l’estensione delle competenze autonomistiche della regione Trentino Alto Adige e delle due province autonome di Trento e di Bolzano.
La “Commissione dei Dodici” (Commissione paritetica Stato-Province autonome di Trento e di Bolzano), riunita a Roma dal presidente Lorenzo Dellai ha approvato in via definitiva la norma di attuazione dello Statuto in materia di delega statale nel settore della giustizia. Il provvedimento verrà ora trasmesso a Palazzo Chigi per l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri.
«Si tratta – ha spiegato Dellai – di una norma di particolare valenza sia per la centralità della tematica giustizia, sia per il significato simbolico che riveste. Per la prima volta lo Stato delega a una Regione funzioni di questo tipo, segno evidente della natura specialissima della nostra Autonomia. Dovremo esserne sempre più consapevoli e lavorare assieme per applicare questo principio anche ad altre attività di analogo spessore».
L’obiettivo è ora di accelerare il più possibile la definizione della pratica: «ci auguriamo – ha aggiunto Dellai – che il Governo proceda rapidamente, avendo superato con le ultime modifiche tutti i punti critici segnalati dai vari ministeri, in modo da poter attivare la delega in via operativa con gennaio 2017. Auspichiamo anche che prosegua positivamente il confronto tra Regione e sindacati attorno alle questioni concernenti le condizioni contrattuali, in modo da rendere evidente a tutto il personale interessato che questo passaggio punta a valorizzare le risorse umane e non certo a mortificarle».
«Tagliamo un importante traguardo di legislatura, al termine di un lavoro lungo e paziente – sottolinea il governatore del Trentino, Ugo Rossi -. Era, questo uno degli elementi significativi dell’accordo che avevamo siglato con il Governo. L’importanza della norma, che dovrà ricevere ora il via libera del Consiglio dei ministri, va letta nella sua capacità di rendere ancora più competitivo il nostro territorio, dal momento che essa può andare ad incidere sulla velocità e sul buon funzionamento dei meccanismi giuridici».
La norma prevede il passaggio dall’amministrazione statale a quella regionale (che a sua volta potrà delegarla a ciascuna provincia autonoma come già avviene in molte attività) di 400 dipendenti non togati oggi attivi presso il Tribunale di Trento e Bolzano, esclusi i vertici amministrativi e i magistrati. Il costo della norma è di 15 milioni di euro all’anno, che saranno detratti dal contributo che ciascuna provincia eroga allo Stato a titolo di risanamento dei conti pubblici.