Ad Orsago (TV) il più grande centro di produzione di Spirulina “Made in Italy” con filiera certificata

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Alga spilurina in pastiglie
A regime l’impianto è concepito per produrre in modo completamente sostenibile un alimento ricco di proteine, sali minerali e vitamine con impatto ambientale positivo

 

Alga spilurina in pastiglieAd Orsago, nel cuore della provincia di Treviso, apre una nuova azienda dedicata alla produzione di alga Spirulina, un particolare tipo di alga ad elevato contenuto proteico utile sia nell’alimentazione umana che in applicazioni salutistiche che, attualmente, viene per la quasi totalità importata dall’estero (Cina, India e Sud America i maggiori produttori), con caratteristiche qualitative non sempre costanti e, soprattutto, non garantite da certificazioni e da disciplinari di produzione tracciabili e sostenibili.

AgroIniziative è la società promotrice dell’impianto, costituita da quattro soci che hanno raccolto la sfida di produrre in Italia con la massima attenzione verso l’ambiente un elemento destinato a diventare sempre più interessante per il mondo dell’alimentazione sostenibile e della farmacopea.

«L’alga Spirulina è un concentrato di principi attivi che non si riscontra in altri prodotti, anche alimentari – dice uno dei soci di AgroIniziative, Angelo Mutton -: rispetto a carne, pesce e formaggi che contengono il 20% del peso secco di proteine, a legumi e uova che arrivano al 13% in peso secco, la Spirulina vanta fino al 70% in peso secco di proteine già disponibili in forma di aminoacido facilmente assimilabile. Non solo: la Spirulina unisce all’altissimo contenuto proteico un’eccezionale concentrazione di vitamine (complesse B, D, E, K), minerali (calcio, magnesio, ferro, potassio, zinco, rame, manganese, cromo, selenio), 8 aminoacidi essenziali e betacarotene». Una sorta di elisir che la stessa ONU ha definito «miglior fonte alternativa alimentare del futuro», un alimento nutraceutico vegetale al 100%, tra i più completi e bilanciati esistenti in natura, completamente sostenibile, perché la sua coltivazione e lavorazione necessita di un quantitativo di energia, acqua e spazio decisamente inferiore rispetto a quello di altri alimenti, oltre che comportare emissioni inquinanti quasi nulle. L’arthrospira platensis (questo il nome botanico dell’alga Spirulina) contiene 1,65 volte più proteine della soia e 3 volte più dei fagioli, 8,4 volte più calcio del latte, 34 volte più ferro degli spinaci, 3 volte più proteine del fegato (con il vantaggio di non apportare colesterolo nocivo), 20 volte più β-carotene della carota e una quantità superiore di vitamina E rispetto a qualunque altra fonte naturale. 

Che effetto hanno sulle persone gli elementi di cui è composta la Spirulina? «Si tratta un eccellente antiossidante, che rinforza il sistema immunitario, aiuta a combattere l’anemia, è un depurativo e disintossicante dell’organismo, è un alimento ideale per la dieta per vegani, vegetariani e celiaci, aumenta la resistenza fisica e lo sviluppo muscolare grazie alla leucina, isoleucina e valina – sottolinea un altro dei soci di AgroIniziative, Gianluca Vitileo -. Migliora anche la concentrazione intellettuale, ha effetti benefici sulla salute della pelle e dei capelli, aiuta nella ripresa nelle convalescenze post operatorie, è un coadiuvante nelle diete alimentare in quanto dà senso di sazietà».

L’alga Spirulina non è una scoperta moderna: originaria dell’America Centrale, gli Atzechi la estraevano dai laghi, dove cresce spontanea, e la definivano “Cibo degli Dei” per le sue qualità. Le sue proprietà sono note da secoli anche alle popolazioni africane. La prima relazione scientifica riguardante la Spirulina come sostanza alimentare risale al 1940 quando il farmacologo francese Dr. Creach impiegato nell’esercito francese in Africa Equatoriale vicino all’odierno lago Chad inviò un campione di Spirulina ad un scienziato francese, Dangeard. Dopo ulteriori indagini del campione, Dangeard stabilì che il materiale era composto di alghe blu-verdi. Ci sarebbero voluti altri vent’anni prima che la Spirulina guadagnasse ampi consensi come alimento benefico per l’uomo. Nel 1960 gli astronauti della NASA utilizzarono con successo la Spirulina come integratore alimentare durante le missioni spaziali di lunga durata. Questo ha suscitato un interesse generale nella ricerca sulla Spirulina e nel 1970 fu fondata l’istituzione intergovernativa per l’utilizzo della Spirulina contro la malnutrizione (IIMSAM) con l’obiettivo di diffondere l’impiego di quest’alga per combattere la fame in tutto il mondo. Risale inoltre agli anni ’70 la costruzione in Messico del primo impianto industriale per la coltivazione e lavorazione della Spirulina. 

Perché produrla nella Marca trevigiana? Risponde Massimo Tosato, uno dei promotori di AgroIniziative: «ci siamo resi conto da utilizzatori di Spirulina che in Italia la produzione è ancora estremamente limitata e che la quasi totalità della Spirulina che si consuma viene importata dall’estero, spesso da realtà che non garantiscono la costanza della qualità e la tracciabilità. La nostra sfida è di produrre una Spirulina a “chilometro zero”, utilizzando acqua purissima ed energia rinnovabile, garantendo tutta la filiera della produzione, dalla coltivazione in vasche chiuse in serra per assicurare la purezza del prodotto alla lavorazione finale al termine della fase di accrescimento, in modo da offrire la completa tracciabilità della “nostra” Spirulina». Una produzione completamente sostenibile «ad iniziare dalla produzione dell’energia termica ed elettrica necessaria alle diverse fasi di lavorazione – sottolinea Tosato -: il calore necessario per mantenere le serre a temperatura costante tutto l’anno viene assicurato dall’impianto di cogenerazione funzionante a biomassa che produce anche l’energia elettrica per fare funzionare tutto l’impianto. In questo modo, tutta la produzione ha un’impronta positiva sulla sostenibilità energetica ed ambientale, in quanto la coltivazione dell’alga assorbe la CO2 presente in atmosfera, mentre l’impianto di cogenerazione funzionante a biomassa anch’essa a “chilometro zero” garantisce calore ed energia senza impiegare le fonti fossili, senza emissioni di CO2 e con un tasso d’inquinamento complessivo di gran lunga inferiore a quello di una comune stufa di casa funzionante con legname di qualità. Anche se con maggiori costi rispetto ad un normale gruppo funzionante a gas metano che, tra l’altro, è presente a pochi metri dall’impianto».

A ciclo di crescita completato, le alghe vengono raccolte e disidratate con appositi macchinari da cui fuoriesce una sorta di “pasta” che, una volta trafilata a forma di sottili spaghetti e posta in essiccazione, viene porzionata, confezionata e posta in commercio.

Come si presenta la Spirulina al consumatore? «Una Spirulina fresca di elevata qualità ha un ottimo sapore, può sostituire il burro sul pane ed insaporire tanti piatti – evidenzia Mutton -; si possono preparare bibite energizzanti fresche miscelandola con succhi di frutta. La Spirulina è facile da miscelare, sciogliere, etc. Esistono migliaia di possibili ricette rinvenibili in letteratura per utilizzare la Spirulina, fresca, congelata o essiccata, cruda o cotta».Alga spilurina in polvere cucchiaio