La Commissione Sviluppo regionale approva la bozza di risoluzione. A breve il voto definitivo in “plenaria”
Nuovo passo avanti al Parlamento europeo verso l’approvazione finale della strategia per la macroregione alpina. La commissione Sviluppo regionale ha approvato con 25 voti favorevoli, 2 contrari e 6 astensioni la bozza di risoluzione preparata da Mercedes Bresso (Pd), spianando così la strada al via libera definitivo in plenaria.
Soddisfazione bipartisan per il voto. «La macroregione alpina ha un enorme potenziale, e la pianificazione congiunta fatta dai Paesi e dalle regioni dell’area, affiancata da uno stretto coinvolgimento delle autorità locali ed enti sia pubblici che privati, può aiutare a sprigionare tale potenziale – ha commentato Bresso -. La Commissione Ue avrà bisogno di lavorare assieme alla Banca europea per gli investimenti e agli enti internazionali per fornire guida e supporto nell’implementazione della strategia». «La battaglia non è ancora conclusa, perché terminerà solo col voto in aula, ma siamo fin d’ora orgogliosi di questo primo positivo passaggio che segna un significativo passo avanti nell’edificazione di quell’Europa dei popoli e delle regioni sognata dai nostri ‘padri’ politici Piemontesi e Valdostani autori della Carta di Chivasso» ha detto l’eurodeputato Mario Borghezio (Lega Nord).
La risoluzione non legislativa dovrebbe essere votata a settembre dalla plenaria di Strasburgo. Nel testo, gli eurodeputati hanno incluso alcune proposte riguardanti il bisogno di costruire infrastrutture “intelligenti”, cioè mirate ed efficaci, capaci di non aumentare l’inquinamento, e migliorare le connessioni con le aree montuose. Il testo chiede anche che nella macroregione venga protetta la biodiversità e promossa la produzione di energia attraverso piccoli impianti, anche domestici, creati nuovi posti di lavoro grazie alla green economy e promossi l’innovazione e il supporto alle Pmi. Inoltre, gli eurodeputati invitano la Bei e la Commissione Ue a esaminare la possibilità di creare una sorta di piattaforma per gli investimenti nella regione, capace di attrarre finanziamenti sia pubblici che privati, e chiedono all’Ue di impegnarsi nel monitorare la messa in pratica di tale strategia.
La macroregione alpina riguarda 80 milioni di persone che vivono in 48 regioni di 7 Stati, di cui 8 italiane: Liguria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto e le provincie autonome di Trento e Bolzano.