Ad aprile prezzi dei prodotti industriali in calo dello 0,7%

0
407
Bmw 2010 Serie 6 Cabrio linea montaggio fabbrica 4
A maggio produzione industriale in leggera crescita, ma diminuisce l’indice di fiducia degli imprenditori annullando la crescita dei primi due mesi 2016

 

Bmw 2010 Serie 6 Cabrio linea montaggio fabbrica 4Secondo la periodica rilevazione dell’Istat, nel mese di aprile 2016 l’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali diminuisce dello 0,7% rispetto al mese precedente e del 4,1% nei confronti di aprile 2015. I prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno diminuiscono dello 0,9% rispetto a marzo e del 4,5% su base tendenziale. Al netto del comparto energetico si registra un aumento dello 0,1% in termini congiunturali ed una diminuzione dell’1,0% rispetto a aprile 2015. 

I prezzi dei beni venduti sul mercato estero segnano un aumento dello 0,2% sul mese precedente (con variazioni nulle per l’area euro ed un aumento dello 0,3% per quella non euro). In termini tendenziali si registra un calo del 2,1% (-2,0% per l’area euro e -2,1% per quella non euro). Il contributo maggiore al calo tendenziale dei prezzi dei beni venduti sul mercato interno proviene dal comparto energetico (-3,9 punti percentuali). 

Ad aprile l’indice dei prezzi alla produzione dei beni di consumo segna una diminuzione congiunturale dello 0,1% sia per il mercato interno sia per il mercato estero area non euro, mentre si registra un aumento dello 0,2% per il mercato estero area euro; rispetto a aprile 2015 si registra un calo dello 0,7% per il mercato interno ed incrementi dell’1,1% per il mercato estero area euro e dello 0,1% per quello area non euro. Per i beni strumentali l’indice dei prezzi in termini congiunturali aumenta dello 0,2% sia per il mercato interno sia per il mercato estero area non euro, mentre per il mercato estero area euro si registra una diminuzione dello 0,4%; in termini tendenziali l’indice aumenta dello 0,4% per il mercato interno e dello 0,2% per il mercato estero dell’area euro, mentre diminuisce dell’1,0% per il mercato estero area non euro. Per i beni intermedi l’indice dei prezzi aumenta, in termini congiunturali, dello 0,2% per il mercato interno e dello 0,1% sia per il mercato estero area euro sia per quello estero area non euro; rispetto a aprile 2015 si registrano diminuzioni del 2,0% per il mercato interno, del 3,1% per il mercato estero area euro e del 2,1% per quello riferito all’area non euro. 

L’indice dei prezzi alla produzione relativo all’energia diminuisce, rispetto al mese precedente, del 2,9% per il mercato interno ed aumenta dell’1,5% per il mercato estero area euro; in termini tendenziali si registrano variazioni negative dell’11,4% per il mercato interno e del 38,1% per il mercato estero area euro. I prezzi alla produzione dei prodotti industriali venduti sul mercato interno segnano, nell’ambito delle attività manifatturiere, i tassi di crescita tendenziale più elevati nel settore della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+1,3%) Il settore che registra la diminuzione tendenziale più ampia è quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-18,2%). Per quel che riguarda il mercato estero i maggiori incrementi tendenziali si registrano, per l’area euro, nel settore della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+2,9%); per l’area non euro in quello relativo alle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+0,8%). Il calo tendenziale più marcato, per l’area euro, è quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-38,1%).

Viceversa, la produzione industriale fa registrare a maggio 2016 ancora in aumento del +0,3% rispetto ad aprile, mese in cui è stata stimata una variazione di +0,4% su marzo. E’ quanto stima il centro studi di Confindustria per il quale la variazione congiunturale acquisita per il secondo trimestre 2016 è di +0,3%. La produzione al netto del diverso numero di giornate lavorative è cresciuta in maggio dell’1,5% rispetto a maggio del 2015; in aprile si era avuto un incremento dell’1,4% sullo stesso mese dell’anno scorso mentre gli ordini in volume hanno registrato una crescita dello 0,2% in maggio su aprile (+4,8% su maggio 2015), quando erano aumentati dello 0,4% su marzo (-0,4% sui dodici mesi). 

Tuttavia, le valutazioni degli imprenditori sono meno favorevoli rispetto ai mesi scorsi e non lasciano intravedere un’accelerazione dell’attività in estate, dicono ancora gli economisti di viale dell’Astronomia. L’indicatore di fiducia nel manifatturiero, dai dati Istat, infatti è diminuito in maggio (-0,6 punti su aprile, a 102,1), annullando l’aumento dei due mesi precedenti. Il “pessimismo” degli imprenditori ha riguardato soprattutto i livelli di produzione (saldo a -12 da -11 di aprile) e gli ordini totali (a -15 da -14, per il calo di quelli esteri). Sono rimaste invariate, rispetto ad aprile, le attese di produzione e ordini.