Emilia Romagna, bando da 28,5 milioni di euro per nuove imprese “under 40” nel comparto agricolo

0
358
giovane agricoltore femmina
Nel 2015 create 367 neo imprese guidate da “under 40”, di cui 44 in provincia di Bologna

 

giovane agricoltore femminaL’Emilia Romagna investe nel futuro dell’agricoltura dando ancor più spinta al ricambio generazionale nel comparto mettendo a disposizione fondi per l’apertura di nuove imprese condotte da giovani con il bando che si apre da lunedì 30 maggio fino al 16 settembre 2015. 

Dopo aver stanziato l’anno scorso una prima tranche di 38 milioni di euro nell’ambito del nuovo Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020, risorse che hanno favorito la nascita in Emilia-Romagna di 367 nuove imprese guidate da “under 40”, di cui 44 in provincia di Bologna, la Giunta regionale ora mette sul piatto ulteriori 28,5 milioni con un secondo bando (annualità 2016) per accelerare il ricambio generazionale nei campi. 

Come nel bando 2015, il nuovo pacchetto di aiuti punta a incoraggiare l’imprenditorialità giovanile e al tempo stesso a stimolare l’innovazione in agricoltura attraverso due distinte modalità di sostegno: un primo intervento, che può contare su un budget complessivo di 16 milioni di euro, consiste nell’erogazione ai giovani sotto i 40 anni che avviano un’azienda agricola di una somma una tantum, il cosiddetto “premio di primo insediamento”, pari in via ordinaria a 30.000 euro, cifra che sale a 50.000 euro nelle aree svantaggiate di montagna e in un ristretto numero di comuni del Delta del Po. 

Accanto a questo finanziamento di partenza, i neoagricoltori potranno poi usufruire di contributi a supporto dei piani di sviluppo aziendale. I fondi messi a disposizione per questa seconda tipologia di intervento – in cui rientrano l’acquisto di macchinari, impianti ed attrezzature, la ristrutturazione e/o costruzione di fabbricati e altri investimenti – ammontano nel complesso a 12,5 milioni di euro. Per l’ammodernamento aziendale gli aiuti erogati dalla Regione possono arrivare sino al 50% delle spese sostenute e ritenute ammissibili.