Lo stand che richiama una baita di montagna. Mellarini: “un 2011 positivo, con la stagione invernale sottotono”
Alla Bit di Milano interesse ha destato il rinnovato stand del Trentino turistico, che ha proposto una struttura di legno, realizzata con il materiale messo a disposizione dalla Magnifica Comunità di Fiemme, che ricorda una baita alpina interpretata in chiave moderna e multimediale, che ha incuriosito e, in parte, disorientato il pubblico. A disposizione dei visitatori vi sono tre postazioni digitali, tramite le quali è possibile tuffarsi in un viaggio virtuale nei vari ambiti del Trentino, tra Dolomiti, laghi e punti di interesse culturali. Molti anche i “fan” del Trentino che concludono la visita allo stand, facendosi fotografare con il pollice all’insù, icona del “mi piace” su Facebook, in modo da condividere il proprio passaggio allo spazio espositivo sul popolare social network, una vera e propria piazza virtuale, che è oggi anche uno dei principali strumenti per la promozione turistica.
Per il direttore generale di Trentino Marketing, Paolo Manfrini, “la presenza del Trentino alla Bit è fondamentale per la promozione del territorio, guardando sia alla seconda parte della stagione invernale sia alla prossima estate. Superata l’emergenza neve nelle regioni centrali del nostro paese, a breve manderemo in onda su reti nazionali e locali gli spot per chiarire che da noi si scia in ogni comprensorio grazie agli investimenti degli anni scorsi per dotare le piste degli impianti d’innevamento artificiale”, anche se il Trentino dell’inverno 2012 non è quello consueto da cartolina, e ciò disorienta non pochi turisti per i quali è prevista una massiccia campagna di spot per cercare di tappare i vistosi buchi di presenze. “Per l’estate invece continueremo ad allargare il nostro raggio d’azione verso l’estero, alla luce del fatto che lo scorso anno le presenze tedesche hanno fatto registrare un aumento a due cifre percentuali” dice Manfrini che intende puntare anche sulla destagionalizzazione del turismo agendo sulla leva dell’enogastronomia e del turismo culturale. Un percorso ancora molto lungo, stando all’ultima rilevazione di Winenews, che vede la destinazione Trentino ben distaccata rispetto a Toscana, Piemonte e Veneto.
Soddisfatto a metà l’assessore provinciale al turismo, Tiziano Mellarini.
Assessore, che bilancio può fare del 2011 il Trentino turistico?
Il 2011 è stato un risultato positivo con un aumento in termini di arrivi e di presenze. C’è stata una buona performance nella stagione estiva soprattutto nella parte iniziale e finale, mentre il progetto di destagionalizzare la nostra offerta estiva a dato risposte positive grazie anche all’iniziativa legata ai “Rifugi del gusto”, dove sono stati valorizzati quelli che sono uno degli elementi identitari del prodotto turistico montano come i rifugi, che hanno consentito di allungare di un paio di settimane la stagione estiva, complice anche il buon andamento climatico.
Proprio il clima sta portando ad una stagione invernale sottotono, con poca neve sulle montagne, anche se le piste sono innevate grazie agli impianti di innevamento artificiale…
Oltre che grazie ai cannoni, le piste sono in piena efficienza anche grazie alla neve naturale che è presente in tutte le località, anche se non ci sono state fino ad ora nevicate abbondanti come gli anni scorsi. Abbiamo pronta una massiccia campagna di comunicazione per spiegare ai turisti che in Trentino la neve c’è e che si scia benissimo.
Intanto, si guarda sempre più allo sviluppo dell’enogastronomica, anche se il settore va un po’ in ordine sparso, specie per la sua promozione…
Certo, quando si parla di turismo significa valorizzare tutte le identità che un territorio può proporre, fra queste anche i prodotti agroalimentari. “Identità golose” svoltasi a Milano pochi giorni fa ha confermato la crescita qualitativa da parte dei prodotti, i prodotti vengono ben interpretati dai nostri professionisti, dai nostri cuochi e credo che la crescita di un prodotto enologico importante, come il Trentodoc, valorizzi la vocazione della viticoltura trentina che ha tutti i numeri per imporsi per qualità e quantità. Quanto alla promozione, il Trentino è valorizzato da Trentino Marketing che valorizza tutto il potenziale trentino, i suoi prodotti, le sue identità, le sue vallate e quella diversità che è stata la forza. Qualche territorio ha compiuto dei passi che non erano opportuni, però molti altri hanno percepito correttamente la loro missione, ovvero quella di confezionare il prodotto, di spiegarlo, di intrattenere gli ospiti. Questa è la strada da perseguire per dare una risposta a quello che oggi il turismo chiede, facendo sistema tra tutti i protagonisti del territorio.
Che prospettive apre la fusione di Trentino Marketing all’interno di Trentino Sviluppo?
Non c’è nessuna fusione: Trentino Sviluppo diverrà una holding in cui ci saranno tre settori d’attività ben distinti fra di loro: promozione dell’industria, settore dell’innovazione e settore turismo, ciascuno con un responsabile specifico con un consigliere delegato per ogni singola area d’azione. Trentino Marketing continuerà ad operare con il proprio direttore con le proprie risorse umane professionalmente preparate. Una scelta determinata dal fatto dell’opportunità di avere all’interno di un unico contenitore tutte le leve di promozione dell’economia locale.