Zootecnia: il ministero all’Agricoltura dà il via a sistema qualità per vitellone e scottona ai cereali

0
388
carne carni rosse 1
Pan: «bene, abbiamo fatto scuola con disciplinare regionale»

 

carne carni rosse 1La qualità della carne allevata e macellata in Veneto fa un salto avanti con l’approvazione del nuovo disciplinare di allevamento dei bovini. Il ministero delle Politiche agricole ha stabilito le modalità attuative del sistema di qualità nazionale zootecnica disciplinando su scala nazionale le modalità per l’allevamento del vitellone e della scottona ai cereali, che in Veneto già possono utilizzare il marchio regionale “Qualità verificata” (QV).

«Il Veneto è stata la prima regione in Italia ad avere un disciplinare per la garanzia di qualità del vitellone ai cereali – afferma l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan -. Siamo i primi, quindi, ad essere soddisfatti per l’avvio su scala nazionale di un disciplinare di produzione, sul quale abbiamo fatto scuola e che sollecitiamo da anni». 

Il Veneto è la prima regione in Italia per produzione di vitelli e vitelloni (con il 29% della produzione nazionale) e conta più di 8.200 allevamenti di bovini da carne. Il valore economico della produzione zootecnica di carne bovina raggiunge i 458 milioni di euro l’anno. Quasi un migliaio di allevatori hanno aderito al sistema di controllo certificato dal marchio QV (Qualità verificata), che identifica la qualità delle carni venete in tutti i passaggi di filiera.

«Siamo riusciti ad ottenere questo significativo risultato di certificazione di qualità – commenta Pan – grazie alla forte collaborazione tra associazioni  dei produttori, organismi di controllo, istituzione regionale. Ora, il riconoscimento del disciplinare su scala nazionale conferma il lavoro svolto e offre un’opportunità in più ai nostri allevatori che hanno aderito al sistema “Qv”: requisiti, obblighi e procedure previste dal ministero sono in sintonia a quanto già previsto dal disciplinare e dal sistema di controllo veneto. Chi vorrà potrà, quindi, oltre al marchio regionale, ottenere anche la certificazione nazionale di qualità che rappresenta un importante valore aggiunto per la competitività delle nostre carni sui mercati nazionale e internazionale».