La Stagione d’oera del Trentino Alto Adige si conclude con “Nos” (il Naso) di Dmitrij Šostakovič

0
413
Fondazione Haydn opera 2016 NOS foto ArminBardel 10
Un’opera che graffia e diverte il 22 e 24 aprile 2016 al Teatro Sociale di Trento

 

Fondazione Haydn opera 2016 NOS foto ArminBardel 10“OPER.A 20.21”, la Stagione d’Opera del Trentino Alto Adige organizzata dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento con la Direzione Artistica di Matthias Lošek, si conclude venerdì 22 (ore 20.00) e domenica 24 aprile (ore 16.00) al Teatro Sociale di Trento con “Nos” (Il Naso) di Dmitrij Šostakovič, nel nuovo allestimento coprodotto da Neue Oper Wien, CAFe Budapest Festival, Müpa Budapest e Oper.a 20.21. Dirige l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento Walter Kobéra. Regia di Matthias Oldag. Coro Wiener Kammerchor diretto da Michael Grohotolsky. Scene e costumi di Frank Fellmann. Luci di Norbert Chmel. 

Scritta da Dmitrij Šostakovič tra il 1927 e il 1928 e tratta dai Racconti di Pietroburgo di Nikolai Gogol, “Nos” è un’opera satirica in tre atti. La vicenda, dai tratti surreali e ambientata nella San Pietroburgo del 1870, è incentrata sulla ricerca da parte del maggiore dell’esercito Kovalëv del suo naso, improvvisamente scomparso dal volto una mattina. Kovalëv vaga quindi disperato per la città e si imbatte in situazioni che oggi si potrebbero definire kafkiane. In una chiesa vede il naso travestito da Consigliere di Stato. Si rivolge a un giornale per far mettere l’annuncio sulla perdita del naso. Sospetta anche di essere vittima di un incantesimo, di cui accusa Pelagia Podtočina: la donna, secondo Kovalëv, si era adirata perché lui non voleva sposarne la figlia. L’equivoco si chiarisce, mentre in città la folla si unisce alla ricerca del naso: per ristabilire l’ordine deve intervenire la polizia. L’indomani, il naso riappare al suo posto e Kovalëv danza allegramente una polka. 

“Il Naso” è il primo lavoro teatrale di Šostakovič che, all’epoca appena ventenne, vi infuse uno spirito innovativo che prendeva con decisione le distanze dal melodramma ottocentesco. La musica è viva, vibrante, ricca di effetti sonori che sfociano anche nel rumorismo, in una singolare commistione di elementi folk e atonali.Fondazione Haydn opera 2016 NOS foto ArminBardel 6