Dopo la crisi la rinascita alla presenza del governatore del Veneto Zaia e dell’assessore al lavoro Donazzan
Il presidente del Veneto Luca Zaia, assieme all’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, ha reso omaggio ai dipendenti e ai familiari della storica azienda Berti di Tessera (Venezia), specializzata da cinquant’anni in serramenti, infissi e pareti in vetro, e rinata da poche settimane sotto forma di cooperativa, dopo il fallimento dello scorso anno.
Grazie all’assistenza di Legacoop, Cgil, comune di Venezia, municipalità e regione Veneto, e alla leva finanziaria garantita dagli investitori istituzionali, 22 dei 46 dipendenti della ex Berti si sono costituiti in società cooperativa, vi hanno investito la propria indennità di mobilità e hanno rimesso in moto l’attività produttiva, garantendosi già le prime commesse.
«I 22 soci della cooperativa Berti, rinata dalle ceneri del fallimento della storica azienda di Tessera, sono degli eroi – ha affermato Zaia -. Hanno rischiato le loro risorse, la loro professionalità e il loro futuro per diventare imprenditori di se stessi e continuare a lavorare. Sono un esempio da replicare, una sfida per chi si crogiola nei piagnistei della crisi».
Nel tagliare il nastro della rinata azienda, il presidente del Veneto ha posto l’accento sul “coraggio” dell’«avventura imprenditoriale» intrapresa dagli ex dipendenti, diventati oggi imprenditori. «E’ questo il segreto del Veneto che lavora e che produce – ha messo in luce il presidente – dove l’80% delle aziende contano meno di 15 dipendenti e dove i lavoratori si sentono protagonisti della loro azienda. La sfida imprenditoriale della Berti è la migliore risposta ad una crisi che purtroppo, nonostante il Veneto sia la regione con il minor tasso di disoccupazione, ha creato 170.000 disoccupati e continua a lasciare senza lavoro un giovane su 4. Ma il coraggio e la determinazione di questi lavoratori dimostrano che solo i pessimisti non fanno fortuna».
Zaia ha assicurato alla cooperativa la massima attenzione da parte della Giunta regionale per favorire l’ingresso della finanziaria regionale Veneto Sviluppo nel capitale sociale dell’azienda, con una “dote” di 200.000 euro, che contribuirà ad assicurare solidità finanziaria al progetto imprenditoriale della nuova società.
«La rinascita della Berti come società cooperativa è una delle esperienze più belle che ho seguito in questi anni di crisi. Fin dai primi incontri, nell’agosto scorso, sono rimasta colpita dalla determinazione e dal coraggio di questi lavoratori. Persone convinte, piene di fiducia e di speranza» ha detto Donazzan che ha condiviso – attraverso il tavolo di crisi regionale – il percorso della procedura fallimentare e della costituzione in cooperativa degli ex dipendenti, che hanno rilevato l’attività dell’azienda veneziana di via Triestina.
«Oltre al coraggio e alla convinzione di queste donne e di questi uomini – ha dichiarato Donazzan – voglio sottolineare il profondo rispetto che li ha animati verso la storia dell’azienda e del suo titolare. In questi mesi non ho mai percepito una parola, o un’espressione negativa, verso la proprietà, ma solo comprensione rispettosa verso una vicenda dolorosa, difficile da accettare ed elaborare per chi aveva tenuto a battesimo all’inizio degli anni Sessanta questa azienda e l’aveva fatta crescere con credibilità e successo. Ringrazio i soci della Berti per questa sensibilità e per il coraggio di cui hanno dato prova, diventando così protagonisti di una storia bella e di una sfida vincente per la nostra economia».