Lauro Tisi è il 122° vescovo del Trentino

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Ordinazione Mons. Lauro Tisi 122 vescovo del Trentino
Succede a mons. Luigi Bressan che lascia per raggiunti limiti d’età. Le nuove sfide di don Lauro

 

Ordinazione Mons. Lauro Tisi 122 vescovo del TrentinoNel corso di una lunga, fastosa e partecipata cerimonia che ha invaso il centro di Trento, don Lauro Tisi è stato ordinato arcivescovo, divenendo così il 122° pastore alla guida della Chiesa di Trento, successore di san Vigilio.

Le sfide che si trova ad affrontare il nuovo vescovo che vuole che si continui a chiamarlo don Lauro e che manterrà il suo appartamento a poca distanza dall’edificio della Curia senza occupare quello di rappresentanza che tocca solitamente al principe della chiesa tridentina non sono di poco conto, ad iniziare dalla fortissima riduzione delle forze del clero trentino, passato dagli oltre 600 preti di inizio mandato di mons. Luigi Bressan che lascia per raggiunti limiti di età, agli attuali 140 circa, molti dei quali in prossimità di pensionamento. Con la conseguenza che molte parrocchie del Trentino, specie quelle più piccole, sono rette a scavalco dai sacerdoti, spesso coadiuvati da sempre più rari diaconi.

Don Lauro dovrà affrontare anche il diradamento della frequentazione della messa domenicale, che oggi s’attesta ad una media del 15-20% di presenza di fedeli. Fenomeno che va di pari passo con l’ampliamento dell’ignoranza religiosa e con la chiusura delle scuole cattoliche, tanto che oggi sono frequenti, specie nelle vallate, la trasformazione di edifici religiosi.

Una missione da fare tremare i polsi, quella che dovrà compiere don Lauro, di cui è pienamente consapevole e che guarda con moltissima attenzione al mondo dei giovani, proprio quelli che domenica hanno iniziato nel giardino della Curia il suo cammino verso l’ordinazione vescovile. Tra questi dovrà raccogliere i nuovi educatori e sostenitori del messaggio della Chiesa trentina, valorizzando il mondo dell’associazionismo cattolico. Il nuovo vescovo dovrà occuparsi anche della gestione del grande patrimonio della Curia tridentina, tra proprietà immobiliari (circa un migliaio) e società finanziarie (con patrimonio a bilancio di circa 300 milioni di euro) che assicurano il sostentamento del sistema cattolico in Trentino. Stante il suo recente passato da vicario della Diocesi con mons. Bressan, è probabile che don Lauro darà probabilmente una consistente sterzata nella gestione quotidiana e strategia della finanza cattolica tridentina. Da lui è lecito attendersi anche un’iniezione di vitalità della Chiesa, un recupero delle radici e delle motivazioni, sulla linea di quanto tracciato da Papa Francesco.

Auguri, don Lauro!