Sanità: aggiudicata dal Veneto capofila la gara dell’accordo interregionale per la plasmaderivazione

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Trasfusioni emoderivati
Prima volta in Italia. 120 milioni risparmiati in totale. 50 per il solo Veneto

 

Trasfusioni emoderivatiCon decreto del dirigente del Coordinamento acquisti per la Sanità (CRAS), Stazione appaltante della Regione del Veneto, è stata aggiudicata in via definitiva la procedura di gara per la fornitura del servizio relativo al ritiro, trasferimento nello stabilimento di lavorazione, trasformazione del plasma prodotto dalle strutture trasfusionali delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto, Province Autonome di Trento e di Bolzano e per la produzione, stoccaggio e consegna di medicinali emoderivati. 

Il Veneto, in qualità di capofila dell’accordo interregionale, ha portato a conclusione, per la prima volta in Italia, a seguito dell’apertura al libero mercato così come previsto dalla legge 21 ottobre 2005 n. 219 e dei relativi decreti attuativi, un complesso iter che riguarda l’acquisizione del servizio di lavorazione del plasma nazionale raccolto da donatori volontari nelle strutture trasfusionali regionali. La lavorazione della materia prima plasma presso le industrie biofarmaceutiche, autorizzate alla stipula delle convenzioni con le regioni dal decreto ministeriale 5 dicembre 2014, comporta la produzione di importanti medicinali plasmaderivati (albumina, immunoglobuline endovena aspecifiche, fattore VIII, etc.) utilizzati in varie situazioni cliniche e considerati farmaci “salvavita”.

La lavorazione avveniva finora all’interno del monopolio previsto dalla precedente normativa nazionale che limitava la partecipazione alle gare alle ditte con impianto di lavorazione in Italia. La gestione della gara presentava una notevole complessità, in quanto il nuovo contesto doveva garantire alle regioni dell’accordo da un lato la massima qualità dei medicinali plasmaderivati e dall’altro, in considerazione del fatto che le società concorrenti presentavano panieri dei prodotti e rese di lavorazione diversi, un univoco criterio di analisi delle offerte che correlasse tutti gli aspetti descritti nel capitolato ed oggetto di valutazione.

La società che ha presentato la migliore offerta è leader mondiale nella produzione di proteine plasmatiche. Rispetto alle condizioni in essere con l’attuale fornitore del servizio di lavorazione, il vantaggio economico inteso quale sommatoria dello scostamento rispetto alla base d’asta, rese di lavorazione e fornitura di ulteriori medicinali plasmaderivati oltre a quelli obbligatori è stato molto consistente risultando pari, nel periodo massimo di durata della gara (7,5 anni), a 120 milioni di euro a livello di accordo interregionale e di oltre 50 milioni di euro per il solo Veneto. Un esempio concreto di come nella sanità e, più ampiamente in tutto il comparto pubblico, ci siano ancora amplissimi spazi di manovra per efficientare la spesa pubblica al fine di ridurre la tassazione su cittadini ed imprese.